Pittella: “Boko Haram è una minaccia globale al pari dell’Isis. Elezioni libere in Nigeria per combattere i terroristi”

A seguito alla decisione delle autorità nigeriane di posticipare le elezioni presidenziali e in merito alle continue violenze di Boko Haram, il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha detto:

“Boko Haram non è più una semplice minaccia locale. È diventata una minaccia globale, che sta mettendo a rischio l’intera regione, compresi Camerun, Chad e Niger. Migliaia di persone sono state uccise e più di un milione e mezzo sono state sfollate. Intere famiglie sono state distrutte, donne e ragazze hanno subito abusi, bambini hanno perso i genitori. Non possiamo stare a guardare.

"Boko Haram are terrorists like Isis or al-Qaida and the European Union, along with the international community, must fight to stop their advance and prevent further atrocities.

“Boko Haram è un'organizzazione terroristica al pari di Isis o al-Qaeda. L’Unione europea, insieme alla comunità internazionale, deve combatterla per fermarne l’avanzata e prevenire ulteriori atrocità.

“È fondamentale che in Nigeria (come del resto in tutta la regione) si tengano elezioni presidenziali pacifiche, inclusive, trasparenti e credibili, senza ulteriori ritardi. Un governo forte e pienamente legittimato è un prerequisito per potere combattere e sconfiggere Boko Haram. La democrazia e lo stato di diritto devono prevalere.

“Per sostenere questi sforzi l’Ue ha già fornito un pacchetto di aiuti per il processo elettorale nigeriano per un totale di 35 milioni di euro e, su invito delle autorità nigeriane, ha schierato una missione europea di monitoraggio elettorale. Come Socialisti e Democratici continueremo ad osservare da vicino le elezioni previste in Nigeria, dal momento che due dei nostri eurodeputati (Kashetu Kyenge e Javi Lopez) parteciperanno alla missione di monitoraggio elettorale del Parlamento europeo.

“Non possiamo lasciare uno dei principali paesi africani a combattere da solo sanguinari terroristi. Non possiamo ripetere gli errori fatti in passato nel Medio Oriente e in Nord Africa”.