Il gruppo S&D chiede l’istituzione di una commissione speciale temporanea al Parlamento europeo che affronti e giunga a conclusioni sulle nuove rivelazioni stampa dei cosiddetti Paradise papers. Il gruppo propone anche di istituire una struttura permanente al Parlamento europeo, a partire dalle elezioni europee del 2019, che monitori l’attuazione dei regolamenti e approfondisca le precedenti raccomandazioni sulle politiche fiscali.

In un comunicato congiunto, il presidente e i vicepresidenti del gruppo S&D, rispettivamente Gianni Pittella, Udo Bullmann e Jeppe Kofod (questi ultimi due sono anche co-relatori del report sui Panama papers) dichiarano:

“Sono scioccanti le ultime rivelazione su come le grandi imprese e le elite globali hanno nascosto i loro soldi in isole offshore per evitare di pagare le tasse. Sebbene tali notizie non siano una sorpresa, esse fanno luce ancora una volta su quanto grande sia il livello di elusione fiscale nel mondo. Non abbiamo dubbi  sul fatto che altre nuove rivelazioni verranno fuori nei prossimi giorni e settimane.

“Dopo gli scandali LuxLeaks e Panama Papers, il Parlamento europeo ha fatto pressioni sui governi nazionali per fermare una volta per tutte le scappatoie fiscali in Europa. Abbiamo fatto questo attraverso le commissione speciali: TAXE 1, TAXE 2 e commissione di inchiesta PANA. Sebbene abbiamo fatto progressi, questi non sono chiaramente sufficienti. Vogliamo una maggiore trasparenza fiscale. Le grandi compagnie devono dire dove realizzano profitti e queste informazioni devono essere rese accessibili al pubblico. Vogliamo anche trasparenza su chi realmente possiede gli asset, perché non vi siano più fondi fiduciari nascosti o compagnie che sono scatole vuote. Vogliamo una black list dei paradisi fiscali con sanzioni verso coloro che ne fanno uso e maggiori controlli sui consulenti che aiutano a evadere il fisco.

“Dopo 18 mesi, il lavoro della commissione PANA terminerà il prossimo dicembre. Queste nuove rivelazioni mostrano che il lavoro per contrastare i furbetti del fisco deve continuare. Chiediamo la creazione di una nuova commissione speciale. Ma dobbiamo andare oltre se vogliamo raggiungere il cuore del problema dell’elusione fiscale. Vogliamo una struttura permanente in commissione Affari economici e monetari per monitorare i progressi fatti rispetto all’attuazione delle nuove misure fiscali. Solo con questo il Parlamento europeo resterà in prima linea nella lotta per la giustizia fiscale”.

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