Migranti, Pittella: un passo storico, Juncker coraggioso. L'egoismo degli stati membri è stato contenuto

A margine della presentazione da parte della Commissione europea della nuova agenda Ue sull'immigrazione, i Socialisti e Democratici hanno espresso apprezzamento per un piano volto da un lato a rafforzare la solidarietà tra i paesi Ue attraverso la redistribuzione delle quote di migranti e di rifugiati in tutta l'Ue e dall'altro a portare avanti la lotta contro i trafficanti di esseri umani.

Il presidente S&D Gianni Pittella dichiara: 

"L'Europa si sta svegliando. Dopo un ritardo vergognoso, la Commissione Ue ha finalmente mosso un deciso passo in avanti per creare una politica comune sull'immigrazione, basata su un mix di azioni di breve termine e un piano di lungo termine per affrontare alla radice i problemi in Africa e, in particolare, in Libia. 

"Juncker ha dimostrato il suo coraggio nel richiamarsi al meccanismo previsto dall'articolo 78.3 del Trattato per ricordare ai governi nazionali il dovere di andare al di là degli egoismi nazionali e assumersi le proprie responsabilità. O la solidarietà è obbligatoria o è mera carità!

"Ecco perché apprezziamo la proposta di un metodo di redistribuzione e di quote vincolanti per i richiedenti asilo. Così come siamo soddisfatti della proposta di un meccanismo vincolante per i programmi di ricollocamento. Questo meccanismo deve diventare permanente. Significa, in altre parole, che il regolamento di Dublino è essenzialmente sorpassato dagli eventi e pertanto queste norme anacronistiche e inefficaci vanno riviste. Siamo inoltre felici di vedere che la Commissione sta lavorando a uno schema di reinsediamenti in tutta l'Ue. L'introduzione dell'approccio hotspot è qualcosa di assolutamente rivoluzionario. I singoli stati membri non resteranno più soli".  

"Si tratta di fatti concreti, non solo di parole. Questo è il risultato anche della pressione costante del gruppo S&D. Uno storico passo che, confidiamo, otterrà il sostegno di tutte le forze democristiane, liberali e progressiste".

L'eurodeputata Birgit Sippel, portavoce S&D per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni, dichiara:

"L'introduzione di un meccanismi vincolanti di ricollocamento e redistribuzione e di un nuovo schema per i reinsediamenti sono gli aspetti più progressisti della nuova agenda. I leader dei paesi Ue hanno adesso la possibilità di agire e non solo di mostrare il proprio lutto quando avvengono le tragedia.

"Tuttavia, queste misure non danno una risposta alla nostra richiesta di rotte legali e sicure per l'immigrazione. Non possiamo prevenire nuove tragedie nel Mediterraneo finché ci saranno migliaia di persone pronte a correre ogni rischio pur di sfuggire a guerre e povertà. 

Pertanto, l'Ue deve fare di più, migliorare il sistema delle Blue Card e dare ai migranti opzioni di accesso più legali e sicure". 

L'eurodeputato inglese Claude Moraes, presidente della commissione parlamentare per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni, dice:

"Esortiamo i governi europei ad assumersi le proprie responsabilità. Molte emergenze e tragedie nel Mediterraneo sono la conseguenza della mancata messa in atto di politiche già esistenti approvate dal Parlamento europeo. In alcuni paesi dell'Ue, il recepimento delle norme Ue in materia di asilo è ancora del tutto disatteso e il risultato è che, per esempio, nel 2014 la Germania ha ricevuto più di sei volte il numero di richiedenti asilo del Regno Unito.

"La situazione in Libia è di certo uno dei nostri  maggiori problemi e il successo di queste proposte dipenderà da come si riuscirà a contrastare il traffico di essere umani attraverso i barconi".

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice, Membro
Germania