I Socialisti e Democratici sono riusciti ad ancorare il principio di “pari retribuzione a parità di lavoro nello stesso luogo” al testo di riforma sulle norme per i lavoratori distaccati votato oggi dalla commissione Lavoro del Parlamento europeo. Si tratta di una vittoria importante che arriva grazie alla spinta che il gruppo S&D porta avanti da anni per aggiornare le norme sui lavoratori assunti in un determinato paese Ue ma distaccati temporaneamente in un altro. I lavoratori distaccati devono essere maggiormente protetti a partire dal primo giorno per assicurare eque condizioni e concorrenza leale nel mercato del lavoro.


L'eurodeputata S&D e autrice della relazione sui lavoratori distaccati, Agnes Jongerius dichiara:

“Il voto di oggi è una vittoria per tutti i lavoratori e tutte le società che rispettano le regole. Vogliamo assicurare che tutti i lavoratori che fanno lo stesso lavoro nello stesso posto ricevano la stessa paga e le stesse protezioni. Lo sfruttamento di lavoratori distaccata in altri paesi Ue con salari più bassi e con meno protezioni sociali di quelli garantiti nel luogo in cui lavorano, pratiche che alimenta il dumping sociale, deve finire. 

“Con la nostra proposta, adottata oggi dalla commissione Lavoro, i lavoratori distaccati saranno meglio protetti. Porremo fine a condizioni di vita non dignitose di quei lavoratori distaccati al'estero. I datori di lavoro non potranno più evitare di pagare ai loro impiegati i costi per alloggio e trasporti, ma dovranno coprire tali spese aggiungendole al salario ordinario. Né sarà consentito ai datori di lavoro di eludere il pagamento del salario minimo quando sono stati concordati tassi più alti nella contrattazione collettiva. Chiunque lavori nello stesso poso dovrà avere lo stesso quadro retributivo e le regole fissate dagli accordi collettivi dovranno essere obbligatorie per tutti i lavoratori distaccati e in tutti i settori. Proteggere i lavoratori distaccati a partire dal primo giorno di distacco è una questione cruciale, ancora più importante della questione della durata, dal momento che questo chiuderà la porta agli abusi.

“Sono fiera del fatto che siamo riusciti a dare garanzie ai lavoratori del settore dei trasporti, che usufruiranno delle stesse regole. Se non lo avessimo fatto, tali lavoratori sarebbero rimasti in un limbo normativo finché il Pacchetto Mobilità non fosse entrato in vigore”.


Udo Bullmann, vicepresidente S&D, aggiunge:

“Noi, Socialisti e Democratici, abbiamo combattuto per anni per affermare il principio per cui coloro che lavorano nello stesso posto e fanno la stessa mansione devono essere pagati in modo uguale. Questo oggi è realtà. Abbiamo fatti pressioni per riformare la Direttiva sui lavoratori distaccati. Pe anni, le regole concepite in origine per prevenire la concorrenza sleale, sono state stravolte favorendo un modello di impresa volto a lucrare sulla pelle dei lavoratori, sui loro diritti e sui loro salari.  E' ora che la Direttiva sui lavoratori distaccati siano rivista. Sono fiero che grazie al nostro impegno, l'obiettivo di dare maggiori protezioni a tali lavoratori è alla portata.

“Il voto di oggi è un buon punto di partenza per garantire una volta per tutte eque condizioni e concorrenza leale nel mercato del lavoro europeo. Chiedo ai governo Ue di seguire il nostro esempio”.

Nota per la stampa: Nel marzo 2016 la Commissione ha proposto una revisione della Direttiva del 1996 sui lavoratori distaccati. Dopo 18 mesi, la commissione Lavoro ha votato oggi il testo. Ora spetta agli Stati membri di prendere una posizione in vista del Consiglio del 23 ottobre. L'accordo andrà negoziato tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea e verrà votato nella plenaria del Parlamento europeo prima di entrare in vigore.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi