La risposta della Commissione sulla reciprocità dei visti con gli Usa e il funzionamento di Schengen non è sufficiente

Dopo il comunicato stampa della Commissione europea, in cui si annuncia l’estensione dei controlli temporanei ai confini interni nell’area Schengen e l’intenzione di non intraprendere azioni sulla reciprocità dei visti con gli Usa, la vicepresidente del gruppo S&D Tanja Fajon dichiara:

“La risposta della Commissione sulla reciprocità dei visti con gli Usa non è accettabile. La Commissione è legalmente obbligata a prendere misure temporanee sulla reintroduzione dei requisiti per i visti dei cittadini Ue, dato che Washington non ha ancora garantito la liberalizzazione dei visti per i cittadini di cinque paesi Ue. All’inizio di marzo, abbiamo chiesto alla Commissione di adottare le misure necessarie a tal fine entro due mese. E non è stato fatto. Non possiamo accettare un sistema che consenta a un paese estero di discriminare i cittadini Ue in base alla loro nazionalità. Como dovrebbero reagire gli Usa se l’Ue attuasse un regime sui visti diverso per i residenti in California rispetto a quelli dell’Arkansas? La Commissione europea deve difendere i cittadini Ue.

“La Commissione ha giustamente chiesto un ritorno al normale funzionamento dell’area Schengen. Tuttavia, crediamo che questo debba avvenire immediatamente, non in sei mesi. Le ragioni fornite per una ulteriore estensione dei controlli non sono molto chiare dato che abbiamo già rafforzato i controlli alle frontiere esterne dell’Ue. La Commissione deve fare pressioni sui cinque Stati membri in causa per fare in modo che i controlli alle frontiere interne vengano rimossi il prima possibile”.