Oggi, i Socialisti e Democratici sono riusciti a ottenere l’appoggio di una maggioranza al Parlamento europeo su un testo volto a includere le aziende digitali come Netflix o iTunes (Apple) nella tassa sui servizi digitali (DST). I deputati S&D criticano il rifiuto da parte dei conservatori e dei liberali di sostenere la proposta di aumentare l'aliquota fiscale sui servizi digitali dei giganti tecnologici come Google, Facebook, Booking o Amazon, elevandola dal 3% al 5%. Hanno anche ribadito la loro richiesta di porre fine alla regola dell'unanimità in materia fiscale.


L'eurodeputato S&D Paul Tang, relatore del Parlamento sulla tassa sui servizi digitali (DST), dichiara:


“È tempo di essere audaci e ambiziosi sulla tassa digitale. Questo è il motivo per cui oggi abbiamo proposto un'aliquota fiscale più elevata, per passare dal 3% al 5% di tasse sul fatturato. Le multinazionali digitali come Google, Facebook e Amazon devono pagare la loro giusta quota di tasse, come fanno tutti i normali cittadini e le piccole imprese.


“Il voto di Ppe, Alde ed Ecr dimostra chiaramente chi sono coloro per cui si battono. Per loro, la priorità va data ai giganti della grande tecnologia, che pagano tasse pari quasi a zero, anziché ai cittadini.
“La richiesta di giustizia fiscale in Europa è più forte che mai. I nostri cittadini lo richiedono, le nostre economie ne hanno bisogno. Più di 725.000 cittadini hanno firmato la petizione di Avaaz per chiedere giustizia fiscale e oltre l'80% dei cittadini tedeschi, francesi, austriaci, olandesi, danesi e svedesi sostengono la tassa per i giganti della tecnologia”.


L'eurodeputata Pervenche Berès, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, afferma:


“I ministri delle Finanze dell’Ue non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla tassa digitale la scorsa settimana, ma la giustizia fiscale non può aspettare che i ministri delle finanze dell'Ue decidano di smetterla di tergiversare o di continuare a proteggere gli interessi dei paradisi fiscali dell’Ue.


“Una tassa del 5% è il giusto passo avanti finché non verrà trovata una soluzione internazionale. Una base imponibile comune per la tassazione delle società e una tassazione minima effettiva delle imprese in tutta l'Ue sono la soluzione definitiva.


“Le riforme fiscali dell'Ue rimarranno difficili da portare avanti finché non ci libereremo del requisito dell'unanimità da parte di tutti i ministri delle Finanze dell'Ue per compiere progressi che sono necessari e urgenti. Chiediamo alle altre istituzioni dell'Ue di modificare questa regola antiquata sulla tassazione e consentire reali cambiamenti”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Paesi Bassi