La legislazione “Stop Soros” in Ungheria è un attacco ai valori europei. Il Ppe rompa con Orbán una volta per tutte

In seguito alle proposte presentate ieri dal governo ungherese al Parlamento volte a reprimere le ong e a criminalizzare le loro attività, il vicepresidente del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, Josef Weidenholzer dichiara:

“Con queste nuove leggi, coloro che operano per sostenere il rispetto fondamentale dei diritti umani in Ungheria potrebbero essere messi in prigione. Questo non sta accadendo in una remota dittatura, ma in un paese nel cuore dell'Unione europea, con un governo che fa parte del gruppo del Ppe, che dovrebbe essere pro-europeo. Manfred Weber deve agire ed estromettere Orbán e i suoi amici di Fidesz dal Ppe. Fino a quando non lo faranno, il loro gruppo sarà complice della diabolica e autoritaria deriva cui stiamo assistendo in Ungheria.

“È disgustoso che il governo minacci di usare sanzioni penali contro coloro che aiutano le persone vulnerabili. Bloccare lo staff delle ong per il loro lavoro umanitario è crudele e anti-democratico. Questo pacchetto segue chiaramente il percorso delle leggi anti-ong di Vladimir Putin, contraddice i valori europei e non ha alcun posto nell'Unione europea.

“È triste che questo pacchetto sia la prima proposta legislativa del nuovo governo Orbán. Invece di queste misure ‘Stop Soros’, il governo dovrebbe concentrarsi sui problemi reali del popolo ungherese, come il sistema di istruzione in deterioramento e la corruzione dilagante”.

Nota per la stampa

Il Parlamento europeo sta attualmente adottando una relazione sulla situazione in Ungheria che richiederà il varo della procedura di cui all'articolo 7 dell'Unione europea nei confronti del governo ungherese per attacchi coerenti e sistematici allo stato di diritto. Questa relazione sarà votata dal comitato per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento a giugno.