La Commissione deve indagare sulle accuse di corruzione in Ungheria

Il gruppo S&D del Parlamento europeo chiede alla Commissione di indagare sulle accuse di corruzione in Ungheria, dopo le recenti relazioni dell'ufficioeuropeo per la lotta antifrode (OLAF).

Josef Weidenholzer, vicepresidente del gruppo S&D, ha detto:

“Negli ultimi anni numerose relazioni condotte in Ungheria hanno segnalato che i fondi europei non sono usati per gli obiettivi per cui sono stati stanziati. L'ufficio europeo per la lotta antifrode ha scoperto che l'Ungheria è il paese che spende peggio i fondi europei. Finora la Commissione europea ha detto e fatto molto poco al riguardo. Non possiamo lasciare che cio' continui e insieme ai colleghi degli altri principali gruppi politici chiediamo alla Commissione di indagare sulle rivelazione dell'OLAF, adottando misure significative contro il governo ungherese se queste si rivelassero corrette.

Il vicepresidente S&D Péter Niedermüller ha detto:

“Quello dei fondi europei mal spesi non è un problema esclusivamente ungherese. Quello che sta succedendo in Ungheria appartiene però a un'altra scala di grandezza rispetto al resto d'Europa. Sembra che il governo ungerese stia ignorando quello che sta accadendo, e finora non ha adottato misure rilevanti per evitarlo. Le istituzioni europee non possono rimanere in silenzio. In Ungheria stiamo assistendo alla costruzione di uno Stato sempre più reazionario con l'aiuto dei fondi europei.

Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha detto:

“Alla luce del referendum britannico, è chiaro che dobbiamo ristabilire la fiducia dell'opinione pubblica nell'Unione europea. Dobbiamo dimostrare che i soldi dei contribuenti sono spesi in maniera efficace e per gli scopi per cui sono stati programmati. Questo è parte di un problema più ampio esistente oggi in Europa: disponiamo di molti mezzi per assicurare che i paesi che hanno avviato il processo di adesione all'Unione rispettino gli standard richiesti, ma non abbiamo trovato strumenti efficaci nei confronti dei paesi che violano le regole quando sono già parte del club. Cio' per il nostro gruppo è una priorità. Dobbiamo dimostrare ai nostri cittadini che l'Ue può lavorare efficacemente e che chi viola le norme fondamentali dell'Unione viene effettivamente sanzionato”.

 

Nota per i giornalisti

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