Il Parlamento sostiene un approccio più unitario alla condivisione delle informazioni

La commissione del Parlamento europeo per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni ha sostenuto oggi un pacchetto di nuove norme a livello Ue sull'interoperabilità. Ciò implica la capacità dei sistemi di informazione di scambiare dati e consentire la condivisione di informazioni tra le autorità nazionali competenti.

I portavoce del gruppo S&D per il dossier interoperabilità, Péter Niedermüller e Miriam Dalli dichiarano:

“Da anni è chiaro che abbiamo bisogno di un approccio più coordinato per condividere le informazioni tra i diversi sistemi di informazione dell'Ue. Recenti indagini sugli attacchi terroristici in Europa hanno evidenziato che erano disponibili informazioni importanti, ma sfortunatamente non lo erano per le persone che ne avevano più bisogno. Queste nuove regole aiuteranno ad affrontare molti dei problemi riscontrati con il sistema attuale e renderanno più facile per le forze dell’ordine come la polizia, le guardie di frontiera o coloro che si occupano di immigrazione, accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro.

“Abbiamo lottato per garantire che queste nuove regole contribuiscano a creare un approccio più unitario in tutta l'Ue, proteggendo al contempo i dati personali e i diritti fondamentali. Abbiamo fatto in modo che fossero incluse disposizioni per rendere più semplice la correzione delle informazioni false nei database e includere sanzioni e responsabilità per chi commette errori. Questo è essenziale, in quanto i database sono utili solo se le informazioni in essi contenute sono accurate e corrette.

“Anche se la nostra posizione era di non creare un nuovo registro comune dei dati dei cittadini non Ue, lavoreremo lo stesso in modo costruttivo con il Consiglio e la Commissione europea per portare a termine queste importanti proposte. Non crediamo che abbiamo bisogno di nuovi database o di raccogliere più informazioni, ma invece di connettere meglio ciò che già esiste. Il nostro obiettivo ultimo è garantire che i diritti fondamentali siano tutelati in tutti i casi”.