Il Parlamento appoggia la richiesta di azioni S&D per lo scandalo Facebook/Cambridge Analytica

Oggi, la commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo ha appoggiato un rapporto promosso dal gruppo S&D sullo scandalo Facebook/Cambridge Analytica. Il rapporto fa seguito a una serie di audizioni con i rappresentanti di Facebook, esperti di gestione dati, nonché  giornalisti e informatori che hanno portato alla luce lo scandalo dell'uso improprio di milioni di dati di utenti di Facebook.

Il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“Il gruppo S&D è stato il primo a chiedere un'indagine del Parlamento europeo sullo scandalo Facebook/Cambridge Analytica. Nel marzo di quest'anno, il Guardian e il New York Times hanno rivelato che 87 milioni di dati di utenti di Facebook sono stati raccolti da Cambridge Analytica per essere utilizzati a fini politici. Lo scandalo ha evidenziato enormi lacune nel modo in cui Facebook ha protetto i dati degli utenti dall'uso improprio e ha anche sollevato domande preoccupanti su come proteggere le nostre democrazie dalla manipolazione nell'era digitale. Siamo convinti che abbiamo bisogno di regole più severe a livello europeo per garantire il controllo democratico delle grandi società tecnologiche.

“Abbiamo ripetutamente invitato Facebook a fare di più per prevenire la manipolazione degli elettori. Facebook deve spiegare esattamente in che modo agirà per garantire che non ci sia alcun tentativo di manipolare le elezioni europee del prossimo anno e come intende fermare la diffusione di account falsi. Questi account falsi sono responsabili della diffusione di informazioni errate, ma al contempo aumentano anche il traffico su Facebook e i suoi profitti. Questo non è accettabile. Vogliamo risposte chiare su come Facebook sta lavorando per chiudere questi account.

“L'Europa deve anche fare di più per proteggere i dati e la privacy dei cittadini online. Abbiamo fatto un grande passo avanti con il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), tuttavia questa è solo una parte della risposta. I governi nazionali devono varare il regolamento ePrivacy, che ridarà agli utenti il controllo della loro privacy online. Grazie al gruppo S&D, il Parlamento ha adottato una posizione forte sul regolamento e sollecitiamo gli Stati membri a far entrare in vigore tali proposte il prima possibile.

“La lotta per proteggere i diritti online è vitale quanto proteggerli offline. Internet è uno strumento incredibile per il bene del mondo, ma dobbiamo assicurarci di avere standard elevati per la protezione della privacy e dei dati. Si tratta di una battaglia fondamentale per proteggere la libertà individuale e la democrazia nel 21° secolo”.

Eurodeputati coinvolti