Il gruppo S&D sostiene i rinnovati sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Siria

Il gruppo S&D del Parlamento europeo supporta con forza i rinnovati sforzi multilaterali per porre fine alla brutale guerra civile in Siria. In quest'ottica, accoglie con favore l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin durante l'Assemblea Generale dell'Onu, il 28 settembre.

L'eurodeputato S&D e vicepresidente per gli affari esteri, Victor  Boştinaru, ha affermato:

“Il gruppo S&D sottolinea che per raggiungere una soluzione simile è fondamentale cogliere questa opportunità diplomatica, e lancia un appello per una nuova conferenza internazionale per la pace in Siria. Questa dovrebbe coinvolgere, senza precondizioni, tutti gli attori siriani rilevanti - escluse le organizzazioni terroristiche - e attori internazionali e regionali, come l'Ue, gli Usa, la Russia, la Turchia, l'Iran e l'Arabia Saudita.

“In questo contesto, il gruppo S&D supporta con forza gli sforzi diplomatici dell'Alto rappresentante, Federica Mogherini, per trovare una soluzione politica alla guerra civile in Siria, in coordinazione e cooperazione con gli altri attori internazionali. Questo dovrebbe rappresentare un primo passo avanti per la creazione di un nuovo quadro regionale inclusivo per la sicurezza in Medio Oriente, in cui si tenga conto delle legittime preoccupazioni di tutti gli stati in tema di sicurezza. Coinvolgere gli stati regionali in un quadro simile sconfiggerà le forze del settarismo e dell'estremismo che minacciano la sicurezza e il benessere dei popoli dell'area e negano loro progresso e sviluppo da troppo tempo”.

L'eurodeputato Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha detto:

“Per quanto permangano importanti disaccordi tra le parti sui dettagli di una soluzione politica in Siria, soprattutto riguardo al destino del presidente siriano Bashar Assad, Stati Uniti e Russia sembrano d'accordo sul fatto che la priorità debba essere la fine della guerra civile. Occorre porre l'attenzione sulla lotta ai terroristi dell'Isis/Daesh, a Jabhat al-Nusra e ad altre organizzazioni estremiste.

“La ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Russia, nonostante vi sia ancora sfiducia sull'Ucraina, è importante per allentare la tensione e concentrare l'attenzione sulle aree nelle quali gli interessi di entrambe le parti e di altri attori internazionali convergono. Tra queste vi sono certamente la fine delle enormi sofferenze umane in Siria e la creazione delle condizioni per una soluzione politica. Una soluzione di questo genere è possibile e sostenibile solo se riflette le diversità della società siriana e rispetta i diritti di tutti i gruppi etnici e religiosi”.

L'eurodeputato Richard Howitt, coordinatore S&D per gli affari esteri e relatore sulla prossima relazione sulla strategia Ue per il futuro dell'accordo nucleare con l'Iran, ha aggiunto:

“Il recente accordo sul nucleare tra le potenze mondiali e l'Iran mostra che le crisi internazionali possono essere risolte se tutte le parti dimostrano volontà politica e superano le logiche del gioco a somma zero nelle loro relazioni. L'uso efficacie del multilateralismo può e deve essere applicato con urgenza in Siria e nelle altre crisi del Medio Oriente, come in Libia, Yemen e Libano, e per lo stallo nel processo di pace tra Israele e Palestina”.