In occasione del discorso del Primo Ministro Zoran Zaev al Parlamento europeo, i Socialisti e Democratici esprimono il loro favore all'accordo raggiunto a giugno dai premier Zaev e Tsipras per rinominare l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia in "Repubblica della Macedonia del Nord".

Il presidente S&D Udo Bullman ha dichiarato:

“I primi ministri Zaev e Tspiras meritano il nostro plauso: dopo una lunga disputa sul nome, che ha bloccato le prospettive di adesione di Skopje all'Unione europea e alla NATO, sono riusciti a risolvere i disaccordi e ad accettare compromessi difficili. Le forze nazionaliste non sono riusciti a fare questo in più di 25 anni. L'accordo con Tsipras, che abbiamo anche applaudito quando ha parlato al Parlamento europeo due giorni fa, serva da esempio all'intera Europa sudorientale su come risolvere problemi difficili attraverso il dialogo, paziente diplomazia e senso di responsabilità. Nessuno è vincente in un compromesso, ma entrambe le parti sono vincenti insieme.

“Ovviamente ora sta  ai cittadini partecipare al referendum del 30 settembre ed esercitare il loro diritto democratico. Questo è un momento importante per decidere sul futuro del Paese. Il boicottaggio non è un modo per andare avanti. I cittadini dovrebbero cogliere questa opportunità e indicare chiaramente che tipo di futuro vogliono per se stessi.

“Chiediamo all'opposizione politica, composta dai partiti del Ppe in entrambi i paesi, di dimostrare responsabilità e sostenere l'accordo. Questo non solo sbloccherà la prospettiva euro-atlantica per l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, ma contribuirà anche a consolidare la pace e la stabilità nel paese così come nella regione”.

Il portavoce S&D per gli affari esteri Knut Fleckenstein ha aggiunto:

“Mi congratulo con il Primo ministro Zaev per il suo discorso e sono felice che molti colleghi del Ppe e di altri gruppi abbiano espresso la stessa soddisfazione.

“I cittadini devono decidere autonomamente il futuro del loro paese e speriamo che utilizzino questa finestra di opportunità fornita dal referendum sull'accordo per risolvere il problema del nome con la Grecia e invito tutti a partecipare. Un tale opportunità per percorso verso un futuro europeo comune non capita spesso.

“Il gruppo S&D sostiene fortemente anche le prospettive di apertura dei negoziati di adesione con Skopje nel giugno 2019, come deciso dai governi dell'Ue durante il vertice di giugno. Chiediamo al Consiglio europeo di chiarire che i negoziati di adesione non siano ulteriormente ritardati dato che la maggioranza sostiene il referendum sull’accordo”.

 

 

 

 

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