I Socialisti e Democratici hanno ottenuto una vittoria in commissione Affari economici e monetari su un testo volto a facilitare in tutta l’Ue gli investimenti privati in tecnologie a basse emissioni di carbonio, come le energie rinnovabili, al fine di raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Le nuove norme armonizzate sugli indici di riferimento contribuiranno a migliorare la trasparenza dei finanziamenti sostenibili, stabilendo criteri chiari sulla sostenibilità e combattendo il "greenwashing".  Secondo la Commissione europea, gli investimenti in progetti e attività sostenibili in Europa dovrebbero aumentare grazie a queste nuove regole.


L'eurodeputata S&D Neena Gill, relatrice del Parlamento per i benchmark a bassa emissione di carbonio, dichiara:


“Negli anni passati, le misure per finanziare la crescita sostenibile sono state lontane dall'armonizzazione e dal perseguire una reale sostenibilità del nostro Pianeta. Con questo rapporto, vogliamo garantire che questo non accada più. Introducendo criteri armonizzati sulla sostenibilità ambientale e fissando requisiti chiari per due nuovi tipi di parametri finanziari: transizione climatica e parametri di riferimento allineati a Parigi . Vogliamo incoraggiare il settore finanziario a ridurre l'impronta di carbonio e rimuovere ogni ambiguità sugli investitori che mirano a investire in progetti sostenibili.


“La finanza non puo’ operare slegata dalle esigenze dell'economia e dagli impegni internazionali dell'Ue. Deve essere compatibile con i nostri obiettivi di decarbonizzazione e la lotta contro i cambiamenti climatici. Accolgo con favore il fatto che questo nuovo regolamento richieda che gli amministratori degli indici di riferimento rendano noto in che modo i fattori ambientali, sociali e di governance si riflettono nei parametri di riferimento. In qualità di relatore, credo sia fondamentale che tutti gli amministratori degli indici di riferimento siano allineati Parigi allineati. Sfortunatamente, molti di coloro che siedono alla destra di questo Parlamento hanno ancora un'opinione diversa e mettono l'interesse delle imprese davanti all'interesse del nostro Pianeta e della popolazione. Accolgo comunque con favore il fatto che entro il 2020 la Commissione valuterà come realizzare un sistema in cui tutti i parametri di riferimento pubblichino una dichiarazione sul modo in cui viene garantito l'obiettivo delle emissioni di carbonio e /o il conseguimento degli obiettivi degli accordi di Parigi”.


L'eurodeputata Pervenche Berès, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, dichiara:

 

"Il voto di oggi è la chiave per garantire la sostenibilità nel lungo termine, sia economica che ambientale, del sistema finanziario europeo.


“I governi dell'Ue non possono essere gli unici a lavorare per la sostenibilità ambientale. Al fine di raggiungere gli obiettivi fissati nell'accordo di Parigi, l'Europa ha bisogno di ulteriori 180 miliardi di euro all'anno in investimenti fino al 2030. Per questo motivo il settore finanziario deve esprimere tutto il suo peso sulla sostenibilità in settori come le energie rinnovabili o l'efficienza energetica.


“Noi Socialisti e Democratici siamo convinti che la strada per uno sviluppo sostenibile non possa basarsi solo sulle politiche fiscali, ma che ci sia una chiara indicazione del mercato su cui investire. Questa è stata una delle principali conclusioni dell'HLEG (gruppo di esperti di alto livello) che questa proposta consente di far diventare realtà. Siamo stati in prima linea nella battaglia per le politiche economiche che tengono conto dei rischi ESG. Continueremo la nostra battaglia per garantire che stabilità finanziaria e sostenibilità ambientale vadano di pari passo: per noi il prossimo passo deve essere l'adozione di una classificazione per le attività economiche sostenibili”.