Il gruppo S&D chiede un approccio responsabile alle relazioni Ue-Russia

Questa settimana, durante il voto in commissione AFET, il gruppo S&D ha sostenuto con esito vincente (un solo voto di margine contro l'opposizione di Ppe ed Ecr) un fondamentale emendamento al report sullo stato delle relazioni Ue-Russia. In questo emendamento, si esprime preoccupazione  per il sostegno politico e finanziario di Mosca a partiti radicali ed estremisti negli stati membri dell'Ue e si critica la Russia per aver ospitato un meeting dei partiti europei di estrema destra a San Pietroburgo, un gesto che è un insulto alla memoria dei milioni di russi che hanno dato la vita per salvare il mondo dal Nazismo. 
 
Detto questo, si può legittimamente biasimare l'atteggiamento di Mosca sotto la presidenza di Vladimir Putin, come del resto fa il gruppo S&D, ma mettere in dubbio il ruolo avuto dal popolo russo nel combattere il Nazismo è un'altra cosa. Questo revisionismo non è altro che un'espressione della russofobia del centrodestra. 
 
Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D con delega agli affari esteri, afferma:
 
"E' profondamente inquietante che in un momento in cui la cancelliera Merkel visita Mosca, nel tentativo di placare le tensioni, la sua famiglia politica al Parlamento europeo mini apertamente questi sforzi. I membri del Ppe e dell'Ecr che hanno votato contro questo emendamento del gruppo S&D dovrebbero ricordarsi che le relazioni estere, soprattutto in un momento così delicato per l'Europa, non sono un luogo in cui guadagnare punti di politica interna a basso costo". 
 
La relatrice ombra S&D Liisa Jaakonsaari dichiara:
 
"Al termine di negoziati molto difficili, siamo finalmente riusciti a tenere aperti tutti i canali di dialogo senza precondizioni e a inserire all'interno di questa relazione una prospettiva di lungo termine per un nuovo impegno e una nuova cooperazione con la Russia, a patto che la Russia attui pienamente gli accordi di Minsk e rispetti l'integrità e la sovranità territoriale dell'Ucraina".
 
"Non c'è pace in Europa senza la Russia", ha concluso Liisa Jaakonsaari citando l'ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt.