I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo ribadiscono il loro sostegno alla sovranità, all’integrità territoriale, all’unità e all’indipendenza dell’Ucraina. Il gruppo S&D continuerà ad appoggiare gli sforzi del nuovo governo ucraino per costruire un nuovo Stato.

Il capogruppo dell’S&D, l’eurodeputato Gianni Pittella, ha detto:

“Il gruppo S&D tiene a sottolineare come la sola e più efficace via per difendere la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina sia la rapida attuazione delle riforme. Riforme che sono necessarie per ottenere un sistema giudiziario affidabile e imparziale, per promuovere lo stato di diritto, sradicare la corruzione, decentralizzare il potere e proteggere la libertà dei media e i diritti delle minoranze. Il Protocollo di Minsk è il documento di riferimento per la pace”.

Il vicepresidente S&D e responsabile per gli Affari esteri, l’eurodeputato Knut Fleckenstein, ha aggiunto:

“L’Ucraina si trova dinanzi a importanti sfide politiche, socioeconomiche e di sicurezza, e il conflitto nell’est dell’Ucraina rappresenta un serio ostacolo allo sviluppo del paese.

 “Ogni crisi fornisce anche delle opportunità. Incoraggiamo con forza il nuovo governo e il parlamento ucraini ad adottare e applicare queste riforme economiche e politiche estremamente necessarie senza ritardi. La via migliore è la costruzione di un paese democratico e prosperoso basato sullo stato di diritto.

“Allo stesso tempo, il nostro pensiero va ai civili innocenti che stanno soffrendo nelle aree colpite dal conflitto nell’Est dell’Ucraina. Noi chiediamo ulteriore assistenza umanitaria e incoraggiamo tutte le parti in causa a fermare immediatamente il conflitto. Non esiste soluzione militare alla crisi. Tutte le parti devono dimostrare un reale impegno per la de-escalation e la massima moderazione. Incoraggiamo tutte le parti ad applicare pienamente il Protocollo di Minsk senza ulteriori ritardi ed appoggiamo gli sforzi diplomatici in atto finalizzati a trovare accordi pacifici. Occorre riprendere un dialogo nazionale inclusivo e non rinunciare ad alcuno sforzo di riconciliazione.”