I vertici S&D: limiti più rigorosi sugli inquinanti atmosferici possono salvare migliaia di vite

Si stima che l’inquinamento atmosferico causi più di 400.000 morti premature nell’Unione europea ogni anno, e una parte significativa di queste emissioni proviene dal settore agricolo. Per questo oggi i Socialisti e Democratici in commissione Ambiente hanno appoggiato l’inclusione delle emissioni agricole nella revisione della direttiva sulle emissioni nazionali di certi tipi di inquinanti atmosferici (National Emissions of Certain Atmospheric Pollutants Directive, NECD).

Il gruppo S&D appoggia la proposta della Commissione per l’introduzione di limiti più rigorosi sulle emissioni nazionali entro il 2030 per i sei principali inquinanti*. Ad ogni modo, il gruppo auspica che la proposta fissi obiettivi intermedi vincolanti per il 2025 per garantire che gli Stati membri mantengano la giusta rotta per i loro obiettivi di lungo termine, e che siano garantiti un maggiore monitoraggio sugli Stati membri e un ruolo più importante per le autorità locali e regionali.

L’eurodeputato Seb Dance, portavoce S&D sulla materia, ha detto:

“Il voto di oggi ha rappresentato un primo importante passo per garantire che tutti i settori dell’economia adottino provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria. Non si può lasciare solo ad alcuni settori questo compito. Dobbiamo adottare tutte le misure necessarie per garantire che siano fissati limiti, entro il 2030 e oltre, per gli inquinanti più pericolosi per la salute umana, che causano malattie respiratorie e cardiovascolari e che colpiscono lo sviluppo del cervello.

“Sono lieto che i membri della commissione Ambiente abbiano appoggiato i miei emendamenti, dando maggiore potere alle autorità locali e regionali per garantire che abbiano gli strumenti in grado ridurre efficacemente l’inquinamento nelle loro città. Le autorità locali si trovano spesso nella posizione migliore per realizzare il cambiamento necessario sul territorio, ma troppo spesso sono ignorate. Visto il numero sempre maggiore di relazioni che dimostrano che l’impatto che la cattiva qualità dell’aria ha sulla salute è persino peggiore di quanto pensassimo, i governi devono consultare le autorità locali al momento di elaborare i programmi per raggiungere i nuovi obiettivi”.

Matthias Groote, portavoce S&D su salute e clima, ha detto:

“Circa il 90% degli europei che vivono in città sono esposti a livelli di inquinamento dell’aria ritenuti dannosi per la salute umana. Tra questi, alcuni sono più vulnerabili, come le donne in stato di gravidanza, i bambini, gli anziani e le categorie a basso reddito.
“È vergognoso che il Ppe abbia votato contro questa relazione, dimostrando che la salute di così tanti europei non è per loro una priorità”.
“Il gruppo S&D chiede obiettivi vincolanti per il 2025, per garantire una riduzione lineare delle emissioni tra il 2020 e il 2030 ed evitare di dover attuare misure costose verso la fine del periodo di impegno”.
*La proposta della Commissione sostituisce l’attuale direttiva NEC, fissando nuovi tetti alle emissioni per l’anidride solforosa (SO2), gli ossidi di azoto (NOx), l’ammoniaca (NH3) e i composti organici non metanici (COVNM), PM 2.5 per il 2020 e il 2030, e il metano per il 2030.