I Socialisti e Democratici europei accolgono con favore l'adozione avvenuta oggi della risoluzione sul Report 2015 sulla Serbia e chiedono una accelerazione dei negoziati per l'accesso con Belgrado.

Il gruppo S&D al Parlamento europeo ha espresso la sua soddisfazione per la risoluzione adottata oggi sulla situazione in Libia. Una risoluzione che accoglie con favore la sigla dell'Accordo politico libico per formare un governo di unità nazionale quale unica forma di governo legittimo in questo paese.

A margine del voto sulla risoluzione, l'eurodeputato e vicepresidente S&D per gli affari esteri, Victor Boştinaru, dichiara:

"L'Accordo politico libico offre un quadro per ridare speranza alla Libia e al popolo libico. E' cruciale ora che la Camera dei rappresentanti e la sua Presidenza mostrino uno spirito di compromesso e consentano la formazione di un Governo di accordo nazionale come unica forma di governo legittimo in Libia. Ci sono numerose e urgenti sfide da affrontare, come la riforma e la costruzione di istituzioni statali, il consolidamento dello stato di diritto, il miglioramento della situazione dei diritti umani, la questione dei migranti, la lotta ai trafficanti di esseri umani e, infine ma non meno importante, la lotta al terrorismo. L'Isis continua a consolidarsi sul terreno e pertanto serve una risposta pronta ed efficace da parte di un esercito di unità nazionale. L'Ue e la comunità internazionale devono garantire tutto il sostegno necessario non appena il governo sarà formato".

L'eurodeputato S&D Pier Antonio Panzeri, presidente della delegazione del Maghre al Parlamento europeo, dichiara:

"Il voto su questa risoluzione arriva in un momento cruciale per la Libia. E' passato quasi un anno dall'avvio del dialogo politico libico e della sigla dell'Accordo politico libico, un evento molto importante nel quale tutti gli attori politici coinvolti hanno dato prova di responsabilità e impegno verso la pace e la sicurezza. E' importante sottolineare che l'Accordo politico libico appartiene ai libici. Il gruppo S&D pone l'accento sull'importanza di andare avanti con l'attuazione dell'accordo. Serve volontà politica e inclusività per garantire i diritti del popolo libico e sostenere le istituzioni statali in modo da far fronte alle sfide che la Libia e il suo popolo si trovano davanti".

L'eurodeputata S&D Ana Gomes dichiara:

"L'Ue e i suoi stati membri non possono continuare a negare che ci siano degli attori regionali come il Qatar e la Turchia da un lato e l'Arabia Saudita, l'Egitto e gli Emirati dall'altro, i quali stanno portando avanti in Libia una 'guerra per procura' interna al mondo sunnita, con il risultato di mettere i partiti libici uno contro l'altro e di favorire l'espansione dell'Isis e di altre forze terroristiche nel territorio. Servono con urgenza delle sanzioni mirate verso qualsiasi forza, libica o straniera, provi a sabotare la costruzione di governo di accordo nazionale. L'Ue deve essere pronta ad agire con tutti i mezzi adeguati, se richiesto dall'Accordo nazionale libico e dalla Rappresentanza speciale dell'Onu. Non si tratta solo di proteggere il popolo libiro e le sue infrastrutture: è anche la sicurezza dell'Europa che è a rischio e che pertanto va difesa in Libia".