Gli eurodeputati S&D: “Le elezioni europee devono suscitare maggiore interesse nei cittadini e nei partiti”

Nella serata di ieri, il Parlamento europeo ha approvato un progetto di riforma dell'Atto elettorale del 1976 per far sì che le prossime elezioni europee siano più visibili e suscitino maggiore interesse da parte dei cittadini.
 
L'eurodeputato S&D Jo Leinen, coautore della proposta di legge, ha sottolineato:

“Il fatto che nella campagna elettorale del 2014 sia stata introdotta l'indicazione dei candidati alla guida della Commissione europea  è stato un progresso democratico e un passo in avanti nella costruzione di una sfera pubblica europea. Gli elettori hanno potuto influenzare direttamente l'elezione del presidente della Commissione. Non è però sufficiente.
 
“Le attuali disposizioni sulle elezioni europee derivano da un'epoca in cui il Parlamento europeo era un'assemblea consultiva, e oggi sono obsolete. Abbiamo un Parlamento europeo eletto attraverso 28 elezioni nazionali, e le campagne elettorali restano incentrate su temi e personalità nazionali.
 
“Per rafforzare la dimensione europea delle campagne elettorali occorre dare maggiore visibilità ai partiti europei. I partiti europei dovrebbero essere affiancati ai rispettivi partiti nazionali nelle schede elettorali, per dare agli elettori la possibilità di compiere una scelta informata. I partiti europei dovrebbero nominare il proprio candidato alla Commissione europea 12 settimane prima dell'inizio del periodo elettorale. Le liste elettorali dovranno essere stabilite 12 settimane prima delle elezioni.
 
“Per evitare un'ulteriore frammentazione del parlamento e tutelare il suo funzionamento  bisognerebbe introdurre una soglia elettorale obbligatoria, tra il 3 e il 5%".
 
Mercedes Bresso, portavoce S&D per gli affari costituzionali, ha aggiunto:
 
“Vogliamo difendere tre valori e idee importanti. Per primo, l'equilibrio di genere. Chiediamo che le liste elettorali garantiscano parità di genere. È inaccettabile che solo il 37% degli eurodeputati siano donne.
 
“La seconda idea è la creazione di collegi elettorali transfrontalieri per sostenere l'europeizzazione della politica. Terzo, l'aumento della partecipazione.
 
“Vogliamo incoraggiare il voto. Proponiamo l'introduzione del voto elettronico e di quello postale. Oggi a troppi cittadini è proibito di votare alle elezioni europee perché vivono in uno stato membro diverso dal proprio paese di origine. Nel lungo periodo, gli stati membri dovrebbero considerare l'idea di armonizzare l'età per essere elettori a 16 anni.

 

 

Eurodeputati coinvolti