Gli eurodeputati S&D: “La protezione dei segreti commerciali non può essere garantita a spese degli informatori, dei giornalisti e dei sindacati”

Il gruppo S&D è riuscita a fare inserire in una nuova direttiva europea a protezione dei segreti commerciali le garanzie per la tutela di giornalisti e dipendenti che svelino comportamenti criminali o negligenti. La relazione, votata oggi nella commissione giuridica del Parlamento europeo, prevede che gli informatori che agiscono nell'interesse pubblico vengano esclusi dalle norme a protezione del segreto commerciale. 

Sergio Cofferati, relatore ombra S&D sulla relazione, ha affermato:

“Le persone che rivelano casi di corruzione o cattive condotte dovrebbero essere celebrate, non perseguite. Svolgono un ruolo importante nell’assicurare che le compagnie potenti e i governi siano chiamati a rispondere delle proprie azioni. Questo è fondamentale per un’economia ben funzionante e per la democrazia. Basti pensare al recente scandalo Luxleaks: senza il giornalismo investigativo e senza gli impiegati che hanno messo in luce i comportamenti immorali, le pratiche oscure e gli accordi sottobanco non sarebbero mai stati rivelati. Per questo per noi è stato fondamentale garantire forti protezioni per gli informatori e per il giornalismo investigativo all’interno di questa direttiva.

“Il testo che abbiamo votato oggi è stato notevolmente migliorato, in particolare per quanto riguarda l’esclusione dell’esperienza e delle capacità dei lavoratori come discriminante per la definizione dei segreti commerciali, la tutela della libertà di espressione e informazione e l’esclusione di ogni informatore che agisca per il pubblico interesse. Ora è fondamentale che questi risultati siano mantenuti nei negoziati con il Consiglio".

Evelyn Regner, portavoce S&D per le questioni giuridiche, ha aggiunto:

“Sono emerse diverse preoccupazioni sugli obiettivi di questa direttiva, preoccupazioni che abbiamo condiviso quando abbiamo visto la proposta originale. Conteneva dichiarazioni avventate che minacciavano i comitati aziendali, i sindacati, i giornalisti e coloro che rivelano attività illecite sul posto di lavoro. Il gruppo S&D si è battuto duramente per garantire che questi gruppi possano godere delle dovute deroghe, e siamo estremamente contenti di essere riusciti a ottenere questo risultato nel testo finale”.

"Abbiamo assicurato forti garanzie che fanno sì che questa direttiva non sia usata per attaccare i diritti dei lavoratori. Ne è un esempio il fatto che l’esperienza e le capacità che i lavoratori hanno acquisito nel corso del rapporto di lavoro  non possano essere considerate come segreto commerciale. Questo avrebbe rappresentato una grave restrizione per gli impiegati che volessero cambiare lavoro o azienda.

“Ora abbiamo il mandato per aprire i negoziati con il Consiglio, e diremo molto chiaramente che non accetteremo cambiamenti per nessuna di queste deroghe”.

Eurodeputati coinvolti