Gli eurodeputati S&D chiedono alla Commissione di elaborare una relazione sulla situazione dei diritti fondamentali in Ungheria

I membri della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo hanno ribadito l'appello alla Commissione europea perché elabori una relazione globale sullo Stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali in Ungheria. La relazione era stata inizialmente richiesta in giugno in seguito alle preoccupazioni emerse riguardo alle risposte del governo ungherese alla crisi dei rifugiati.
 
Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha affermato:
 
“Le immagini provenienti dall'Ungheria di rifugiati ammassati in treni merci, tenuti dentro a recinti, a cui viene lanciato del cibo e vengono negati i diritti fondamentali sono sconvolgenti. Sono ancora più preoccupanti le leggi varate dal governo Orbán e finalizzate a criminalizzare i rifugiati, ad autorizzare misure di polizia draconiane e a militarizzare la crisi. Queste nuove leggi permettono a polizia ed esercito di violare le libertà civili fondamentali degli ungheresi e dei rifugiati. In giungo abbiamo invitato la Commissione ad aprire un'indagine sulla situazione della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali in Ungheria, e questo ora si fa ancora più urgente. Nonostante ciò, finora non abbiamo ancora ricevuto risposte dalla Commissione. Francamente non si è fatto abbastanza. La Commissione deve agire immediatamente e pubblicare tutto quello che è emerso.
 
“Dobbiamo trovare un modo per migliorare la situazione in Ungheria. Non servono altre condanne, servono azioni che abbiano effetti concreti. Per questo è fondamentale l'intero peso della Commissione, visto il suo ruolo di guardiana dei trattati. Dobbiamo pertanto aspettare una sua risposta prima di intraprendere azioni unilaterali che non cambierebbero nulla. Sulla base di tale risposta considereremo tutte le opzioni possibili, senza escludere il ricorso a quanto previsto dall'Articolo 7 del Trattato dell'Unione europea”.

Eurodeputati coinvolti
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Germania