Dopo la battaglia S&D, il Parlamento europeo chiede l’uso dell’Articolo 7 contro il governo ungherese

Per la prima volta, la maggioranza del Parlamento europeo ha votato a favore dell’avvio delle procedure contro il governo ungherese previste dall’Articolo 7.1 del Trattato dell’Unione europea. L’Articolo 7 puo’ essere attivato qualora vi sia il rischio da parte di uno Stato membro di gravi violazioni dei diritti fondamentali dell’Ue.

A margine del voto, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella ha dichiarato:

“Abbiamo il dovere di agire contro la deriva illiberale imposta da Orban all’Ungheria. Il tempo delle parole e del voltarsi dall’altra parte è finito. Per sette anni, Orban ha eros passo dopo passo le fondamenta della democrazia in Ungheria attaccando le libertà fondamentali dei suoi cittadini. Ecco perché oggi il Parlamento europeo ha sostenuto la risoluzione in cui si chiede l’attivazione dell’Articolo 7.1.

“Il gruppo del PPE e il suo leader Manfred Weber hanno fatto il massimo possibile per evitare il voto di oggi e  proteggere Orban. Ma il Parlamento, inclusi diversi deputati coraggiosi del PPE, hanno inviato un segnale chiaro: i limiti sono stati superati! Non consentiremo che i valori europei siano ancora compromessi e avvieremo il processo formale di attivazione dell’Articolo 7.1 al Parlamento europeo.

“Si tratta di una questione ben più grave di qualsiasi infrazione della legge Ue. E’ il riconoscimento dei persistenti attacchi di Orbani alle basi della comunità Ue. Dinanzi a queste gravi violazioni, il Parlamento ha il dovere morale e politico di reagire equamente e fermamente. Lo abbiamo fatto oggi. Orban, la partita è cominciata”.