Il Parlamento europeo ha approvato oggi una proposta volta a creare un quadro orizzontale di protezione a livello Ue per gli informatori che rivelano casi di malaffare.

Parlando a margine del voto, l’eurodeputata S&D e autrice della relazione, Virginie Rozière afferma:

“Gli informatori e i giornalisti investigativi svolgono un ruolo vitale nelle nostre società. Come dimostrano i casi Panama Papers e LuxLeaks, essi possono aiutare a far emergere casi corruzione e di accordi sospetti da parte di multinazionali ed elite globali. Tuttavia, troppo spesso, sono proprio coloro che denunciano a dover far fronte a ripercussioni, rischiando il posto di lavoro, la libertà e a volte anche la vita. Lo ha dimostrato l’omicidio orribile avvenuto la scorsa settimana a Malta della giornalista investigativa e blogger Daphne Caruana Galizia. In tutta Europa, dobbiamo fare molto di più per proteggere coloro che in sostanza sono il cane da guardia del potere.

“Oggi, il Parlamento europeo ha approvato la nostra richiesta di creare protezione per gli informatori ovunque essi si trovino nell’Ue. Nonostante i tentativi dei gruppi di centrodestra di annacquare le nostre proposte, abbiamo adottato un testo che fissa una strada chiara da percorrere per garantire protezione a livello Ue. Chiediamo alla Commissione europea di agire con serietà su questo fronte una volta per tutte. Le belle parole non bastano, occorre che venga presentate una normativa in merito entro la fine dell’anno”.

La portavoce S&D per gli affari legali, Sylvia-Yvonne Kaufmann aggiunge:

“E’ vergognoso che i gruppi di centrodestra e il Ppe non abbiano votato a favore della relazione di oggi. Loro sono i primi a scandalizzarsi quando scoppia un nuovo caso di elusione fiscale, ma quando hanno la possibilità di agire nel concreto contro tali fenomeni, scompaiono improvvisamente. Siamo riusciti a garantire una forte proposta per garantire protezione agli informatori quando rivelano pratiche illegali o sospette da parte delle loro organizzazioni o direttamente alla stampa. Chiediamo anche che sia creato un organismo indipendente che possa dare consulenza a potenziali informatori circa la loro situazione legale. Il Parlamento ha chiarito di essere al fianco di coloro che denunciano corruzione o un uso scorretto dei fondi pubblici. Spetta ora alla Commissione europea fare lo stesso”.