Oggi,il gruppo S&D ha votato a favore delle revisione della Direttiva sui servizi di media audiovisivi (l’Audiovisual Media Services Directive o AVMSD), una parte centrale della legislazione Ue nel campo delle politiche su media e audiovisivi. Gli eurodeputati S&D sono riusciti a far approvare importanti emendamenti di compromesso dopo lunghi e difficili negoziati, a dispetto della forte opposizione dell’ALDE. Nel report adottato oggi si chiede all’Ue di stimolare la crescita e la competitività del settore audiovisivo salvaguardando la diversità culturale. Gli eurodeputati S&D hanno votato anche sul mandato per l’avvio dei negoziati informali sulla direttiva con il Consiglio.


L”eurodeputata S&D Petra Kammervert, presidente della commissione Cultura e istruzione e coautrice del report, dichiara:

“Siamo fieri del fatto che il testo adottato oggi preservi la diversità dei media e la libertà di espressione, proteggendo i consumatori e garantendo la concorrenza leale tra i media nella distribuzione di contenuti audiovisivi, a prescindere dal modo in cui questi contenuti sono distribuiti. Questo era il nostro principale obiettivo.

“In aggiunta, un aspetto importante è la promozione delle opere europee. I vari fondi cinematografici nazionali aiutano a stimolare la promozione delle opere europee. Pertanto vogliamo spingere i paesi membri a impegnarsi affinché anche le piattaforme di video-on-demand possano accedere a tali finanziamenti.

“Abbiamo anche affrontato la questione di come combattere la diffusione di odio, violenza e razzismo attraverso i media, una questione che sta riguardando sempre di più il settore audiovisivo. Si tratta di un tema delicato, al quale ci siamo approcciati nel pieno rispetto della libertà di comunicazione e garantendo al contempo la protezione da contenuti violenti, anche quelli che circolano su piattaforme e social media, nel momento in cui si viene a conoscenza di tali contenuti”.


Nota per la stampa:

L’Audiovisual Media Services Directive (AVMSD) provvede a coordinare le legislazioni nazionali dell’Ue. Nel 2016, l’AVMSD è stata riformata dalla Commissione per fare in modo che la normativa fosse aggiornata alle nuove realtà. Essa introduce una serie di nuovi elementi come: 

1. Il principio del paese di origine, per cui la giurisdizione del paese sui fornitori e sugli obblighi dei servizi media è stata mantenuta ma semplificata.

2. Le comunicazioni commerciali, che mirano a ridurre il carico sui broadcaster rafforzando al contempo le norme volte alla protezione dei soggetti più vulnerabili.

3. La produzione delle opere europee mirata alla loro promozione.

4. La proibizione di espressioni d’odio sarà allineata alla lotta contro tutte le forme e le espressioni di razzismo e xenofobia, incluso l’incitamento al terrorismo.

5. La protezione di minori sarà mantenuta incluso l’obbligo di protezione da contenuti pericolosi. 

6. La reintroduzione dell’obbligo di sviluppare l’accessibilità dei servizi media audiovisivi, in cooperazione con i rappresentanti delle persone disabili.

7. Piattaforme. Le piattaforme di video-sharing saranno utilizzate come strumenti per combattere le espressioni di odio.

8. I regolatori audiovisivi. L’indipendenza dei regolatori audiovisivi sarà inserita nella legge Ue.

9. Il Gruppo dei regolatori europei per i servizi media audiovisivi avrà un ruolo maggiore nel formare e preservare il mercato interno.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania