Dal gruppo S&D pieno appoggio alle richieste di adesione all’Ue dei paesi dei Balcani occidentali

I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo accolgono con favore l’adozione delle relazioni su Serbia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM), Montenegro e Kosovo, e invitano la Commissione europea e il Consiglio a mostrare un rinnovato impegno per il processo di allargamento ai Balcani occidentali.
 
L’eurodeputato Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli Affari esteri, ha detto:
 
 “Le quattro relazioni, adottate oggi dal Parlamento europeo, sono un chiaro segnale di sostegno alle aspirazioni dei paesi dei Balcani occidentali per avviare una stretta cooperazione con l’Ue, per portare avanti riforme di stampo europeo e diventarne paesi membri.  Continueremo certamente a mantenere il tema dell’allargamento ai primi posti dell’agenda politica dell’Ue.
 
“Il processo di integrazione europea rafforzerà le istituzioni democratiche di questi paesi e ammodernerà le loro economie. Migliorerà inoltre le vite dei cittadini.
 
“Allo stesso tempo, i paesi dei Balcani occidentali devono continuare a impegnarsi nel promuovere i valori dell’Unione europea e devono accelerare i propri sforzi per attuare con successo le riforme necessarie.”
 
Serbia

Il vicepresidente e relatore dell’S&D, Tanja Fajon, ha detto:

“Mi congratulo con la Serbia per i progressi ottenuti nel proprio cammino verso l’Ue che dovrebbero rappresentare una fonte di ottimismo e una motivazione per il lavoro che resta da fare.

“Allo stesso tempo, mi dispiace che alcuni eurodeputati croati del Ppe abbiano invitato la Serbia a modificare la giurisprudenza sui crimini di guerra, che è poi simile a quella della maggior parte degli stati membri, utilizzando così il Parlamento europeo per le proprie dispute politiche interne.

“È fondamentale che Belgrado prosegua il dialogo per normalizzare le relazioni con Priština. Il recente accordo sul giudiziario tra le due parti è un passo importante che ha implicazioni significative per le persone in Serbia e Kosovo.

“Il nostro messaggio principale è chiaro: occorre aprire il prima possibile i negoziati con la Serbia, che comprendano anche i capitoli 23 e 24 (relativi al sistema giudiziario, ai diritti fondamentali, alla giustizia, alla libertà e alla sicurezza). I Socialisti e Democratici continueranno a sorvegliare il processo in maniera critica, ma sempre supportando l’adesione della Serbia all’Ue. Continueremo a monitorare i progressi della Serbia sullo stato di diritto e le libertà dei media, così come gli sforzi del Paese per armonizzare la propria politica estera con quella dell’Ue, soprattutto per quanto riguarda la sua posizione nei confronti della Russia”.
 
Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia

L’eurodeputato S&D Richard Howitt ha detto:
 
“Il gruppo S&D continua a sostenere la necessità di fissare una data d’inizio per i negoziati per l’adesione all’Ue. A ogni modo mi vedo costretto a esprimere la mia preoccupazione riguardo all’impatto che l’attuale crisi sta avendo sulla possibilità che questo obiettivo sia effettivamente realizzato.

“Il mio gruppo riconosce l'importanza di evitare una paralisi politica nel Paese e pertanto ho lavorato con i miei colleghi del Ppe per garantire l’accordo del primo marzo 2013, esprimendo la mia disponibilità – se richiesta – a rifarlo ora.
 
“A ogni modo, per il successo dell’operazione è necessaria la reale volontà politica di entrambe le parti, e perché prevalga l’interesse di lungo periodo del Paese occorre che le sue istituzioni politiche funzionino correttamente e non che ci si affidi all’assistenza esterna.
 
Montenegro

L’eurodeputato S&D Androulakis ha detto:
 
“Riconosciamo i progressi fatti dal Montenegro nei negoziati per l’adesione all’Ue e valutiamo positivamente le riforme che il Paese sta pianificando o che sta già attuando.
 
“Continueremo a supportare l’integrazione europea del Montenegro e auspichiamo che vi siano progressi nei negoziati di adesione senza ritardi ingiustificati, in linea con la nostra idea che l’Ue deve fare il proprio dovere, dal momento in cui e fino a quando gli stati candidati fanno il proprio dovere.
 
“Il governo montenegrino ora dovrebbe concentrarsi sulle riforme relative allo stato di diritto, al miglioramento della pubblica amministrazione e alla trasparenza del sistema politico.
 
Kosovo

L’eurodeputato S&D Pier Antonio Panzeri ha detto:

“Il Kosovo dovrebbe impegnarsi per il rafforzamento dello stato di diritto, garantendo tra le altre cose l’indipendenza del sistema giudiziario, la lotta al crimine organizzato e alla corruzione e la riforma della pubblica amministrazione.
“È necessario che gli sviluppi socioeconomici siano affrontati con attenzione. Le autorità del Kosovo devono delineare responsabilmente una propria visione e fornire ai cittadini la prospettiva di un miglioramento tangibile della situazione economica".