Il Parlamento europeo ha approvato oggi la riforma dell'Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE). Tale strumento è un modo unico e innovativo per i cittadini di incidere sull'Ue, poiché consente loro di chiedere alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa sul tema oggetto di iniziativa. Una volta che un'iniziativa raccoglie un milione di firme, la Commissione decide quale azione di follow-up intraprendere. La riforma votata oggi renderà più semplice per i promotori di diversi Stati membri collaborare a nuove iniziative.

Sylvia-Yvonne Kaufmann, portavoce del gruppo S&D per la riforma dell'ICE, dichiara:

“Il fatto che negli ultimi cinque anni oltre otto milioni di persone abbiano partecipato a un'iniziativa dei cittadini europei dimostra quanto sia forte in Europa la necessità di una democrazia diretta e transfrontaliera. Sfortunatamente, solo 4 su 48 iniziative dei cittadini presentate sono state in grado di raccogliere il numero necessario di firme. In pratica, è diventato chiaro che sono necessarie modifiche alla legge per aumentare l'efficacia dell'iniziativa dei cittadini. La proposta della Commissione è sul tavolo da settembre 2017. Non dobbiamo perdere altro tempo perché l'iniziativa dei cittadini europei deve essere più giovane, più user-friendly e meno burocratica.

“Il Consiglio ha annunciato la scorsa settimana che non sosterrà una delle principali richieste socialdemocratiche: abbassare l'età minima per la partecipazione a un'iniziativa a 16 anni in tutta l'Ue. Mi chiedo di cosa abbiano paura gli Stati membri? L'abbassamento dell'età minima a 16 anni è un segnale importante per convincere i giovani a formare un'Europa democratica. In questo modo, già prima di essere adulti, i giovani possono partecipare attivamente alla formazione del progetto europeo. In quanto Camera civica europea, non dobbiamo arrenderci su questo punto.

“I deputati - con il sostegno del nostro gruppo - si sono impegnati anche a cambiare il prima possibile il regolamento interno del Parlamento europeo, per consentire ai cittadini di influenzare direttamente i dibattiti che si svolgono nell'Eurocamera. L'obiettivo è fare in modo che, a seguito di un'audizione pubblica di un'iniziativa dei cittadini, ossia quando i cittadini presentano la loro iniziativa al Parlamento, l'intera Camera dovrà tenere una discussione in plenaria e, in seconda istanza, se del caso, approvare una risoluzione incentrata sulle preoccupazioni sollevate dai cittadini con la loro iniziativa”.