Avviare subito le misure per ridurre l’impatto dei sacchetti di plastica

In vista dell’approvazione finale da parte dei governi nazionali attesa per domani, gli eurodeputati Socialisti e Democratici accolgono con favore il compromesso raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento lunedì scorso. Gli stati membri hanno adesso la possibilità di scegliere entro il 2018 tra l’introduzione di una tariffa (o di misure simili) e l’applicazione di misure che riducano il consumo pro capite dei sacchetti di plastica dai 176 del 2010 a 90 nel 2019 e 40 nel 2025.

La vicepresidente S&D Kathleen Van Brempt dichiara:

“Ci sono stati dubbi sul fatto che la Commissione intendesse sostenere l’accordo, ma siamo felici che l’Esecutivo Ue abbia deciso di dare il suo appoggio. Prima cominciamo a ridurre l’uso di questi sacchetti altamente inquinanti meglio sarà per tutti noi. Gli stati membri hanno ancora il tempo di decidere la strada migliore per raggiungere tale obiettivo.

"Ogni anno, oltre 8 miliardi di sacchetti di plastica vengono gettati in tutta l’Ue e il mare ne è la prima vittima. Occorre un cambiamento di mentalità nella società in modo che i consumatori portino con sé sacchetti riutilizzabili per fare i loro acquisti”.

Il portavoce S&D per Salute e ambiente, l’eurodeputato Matthias Groote, dichiara:

“Secondo l’Eurobarometro, il 92% dei cittadini Ue vuole l’applicazione di misure che riducano l’uso dei sacchetti di plastica. Per questo, l’esitazione iniziale della Commissione è stata sconcertante e si spera abbia riguardato solo un piccolo gruppo di dissidenti. Apprezzo dunque che alla fine la Commissione abbia compreso le importanti implicazioni per l’ambiente contenute nell’accordo”.

"Oggi, i frammenti di plastica negli oceani superano per dimensioni la presenza complessiva di plankton. Ciò non ha solo gravi conseguenze per l’ecosistema marino, ma danneggia anche la nostra salute attraverso la catena alimentare. Per tali ragioni è ancora più necessario mettere in moto delle misure efficaci.

"Spero che la nuova Commissione europea muti il suo scetticismo verso i pacchetti sull’economia circolare e sull’aria pulita. Sia il Parlamento, sia il Consiglio hanno lavorato intensamente su queste proposte per arrivare a una legislazione concreta. Il ritiro di questi pacchetti potrebbe avere conseguenze disastrose, non soltanto per l’ambiente, ma anche per la salute dei cittadini europei”.

L’eurodeputata S&D Simona Bonafè, relatrice per il Parlamento del pacchetto Rifiuti, dice:

"Per la prima volta nella storia della direttiva sul Packaging e sui rifiuti connessi al packaging abbiamo stabilito una specifica misura quantitativa sulla prevenzione, per evitare l’uso superfluo e dannoso dei sacchetti di plastica. Finora, ci sono stati solo target legati al riciclo e l’introduzione di un target relativo alla prevenzione è un grande passo in avanti. 

“Il nuovo approccio introdotto con questa direttiva aiuterà anche a migliorare la riforma complessiva sui rifiuti che è attualmente in corso e che mira a modificare le direttive in materia di discariche di rifiuti, di veicoli fuori uso, di rifiuti di pile e accumulatori, di rifiuti elettrici e di strumenti elettronici.

“Applicheremo una serie di misure per migliorare la gestione delle risorse durante i loro intero ciclo di vita. L’obiettivo finale è di spostare l’Europa da un’economia lineare a una circolare”.

Eurodeputati coinvolti