Il Gruppo S&D condivide a appoggia il forte messaggio dell’Europarlamento: nell’Ue abbiamo bisogno d’immigrazione, soprattutto per far fronte a possibili carenze di posti di lavoro in futuro.

I membri del Parlamento credono che ridurre le barriere alla migrazione legale sia il modo più efficace per provvedere alla mancanza di competenze nel mercato del lavoro Ue e, allo stesso tempo, porre fine allo sfruttamento dei migranti e diminuire il numero di migranti irregolari.

Il Patto per le migrazioni della Commissione, presentato nel 2021, contiene l’impegno a elaborare proposte sulla migrazione legale. La relazione dibattuta oggi in Assemblea sarà posta al voto domani e fissa l’asticella dell’ambizione del Parlamento europeo e le sue idee, compresi nuovi regimi di occupazione per il lavoro a bassa specializzazione.

Cyrus Engerer, negoziatore S&D sulla politica e sulla legge sulla migrazione legale, ha aggiunto:

“L’Unione europea ha bisogno di forza lavoro migrante di ogni livello, pertanto chiediamo alla Commissione europea un sistema di ammissione pensato sul lungo periodo per i cittadini di Paesi terzi che desiderino dare il proprio contributo professionale all’economia europea. Questo sistema deve prevedere un metodo di verifica che garantisca il riconoscimento delle qualifiche acquisite fuori dall’Unione europea armonizzato in tutti gli stati membri. Il lavoro sommerso o non in regola non è solo una forma di sfruttamento dei lavoratori dei Paesi terzi, ma contribuisce a indebolire i diritti e le garanzie di tutti i lavoratori in Europa; questo è inaccettabile e dobbiamo porvi la parola fine. Tutti i lavoratori sono esseri umani e tutti gli esseri umani devono essere trattati con dignità e destinatari delle tutele previste sul posto di lavoro.

"La mancanza di forza lavoro che oggi vediamo in Europa negli anni a venire si aggraverà se non si fa qualcosa subito. Abbiamo la popolazione più anziana del pianeta ed è chiaro che non avremo risorse umane a sufficienza per sostenere la nostra economia e il nostro Stato sociale entro il 2050. È tempo che la Commissione agisca e proponga corridoi legali per i lavoratori migranti”.

Note:

L’incipit della relazione sulla politica e la legge sulla migrazione riprende il rapporto sull’invecchiamento in Europa del 2020, nella quale si stima che la quota di abitanti dell’Ue con 65 anni d’età raggiungerà un terzo della popolazione Ue entro il 2050.

Uno studio del Servizio ricerche dell’Europarlamento evidenzia che l’introduzione di nuovi canali legali per l’entrata dei migranti nell’Unione potrebbe generare fino a 37,6 miliardi di PIL ogni anno.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Malta