Nessuno è al sicuro se non lo siamo tutti. Dovrebbe essere questo l’insegnamento tratto dalla pandemia COVID-19, soprattutto nei confronti dei Paesi in via di sviluppo e a basso reddito che non hanno ancora potuto permettersi di accedere ai vaccini. Purtroppo la realtà è ben diversa.

Fino a oggi, meno del 4% dei cittadini africani è stato vaccinato. L’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità di raggiungere entro ottobre il 10%, al 1° ottobre è stato raggiunto da soli quindici Paesi in Africa.

Riconosciamo e apprezziamo che l’Ue abbia già impegnato quaranta miliardi di euro nella risposta globale al COVID-19 coi Paesi partner, ma ora il Gruppo S&D sollecita gli stati membri a tener fede alle proprie promesse e a contribuire cosicché la campagna vaccinale possa procedere e accelerare.

Udo Bullmann, coordinatore S&D in commissione sviluppo, ha dichiarato:

“L’Ue ha promesso di donare cinquecento milioni di dosi ai Paesi a basso reddito, soprattutto all’Africa, di cui duecentocinquanta milioni dovrebbero essere consegnate entro la fine di quest’anno, ma al 30 settembre erano state consegnate solo quaranta milioni di dosi. Questi contributi sono ben lungi dal centrare l’obiettivo del 40% entro fine anno. Se non altro, gli impegni assunti riuscirebbero a coprire poco più della metà degli ottocento milioni di dosi per l’Africa necessarie a raggiungere l’immunità.

“Anche se le nostre società in Europa si stanno aprendo nuovamente, non dobbiamo dimenticare che il COVID-19 è una realtà ancora presente, soprattutto per i più vulnerabili. Non possiamo abbandonare al loro destino i nostri partner del Sud Globale e dobbiamo continuare e potenziare gli sforzi perché la campagna vaccinale in tutto il mondo tenga lo stesso ritmo di quello dei piani Ue.

“Se non riusciamo a debellare il virus rischiamo che nuove mutazioni possano colpire i nostri partner e noi di conseguenza, anche nell’Ue.

“Per porre fine alla pandemia dobbiamo aumentare le donazioni di vaccini dall’Ue e dagli stati membri, dobbiamo dare maggiore sostegno a COVAX e costruire nel Sud Globale le capacità di produrre i vaccini nei propri territori”.

Kathleen Van Brempt, coordinatrice S&D in materia di commercio internazionale, ha commentato:

“L’accesso iniquo alle procedure d’appalto per i vaccini è grottesco. Mentre i Paesi del G7 avranno un esubero stimato in 1,2 miliardi di vaccini entro fine anno, COVAX è riuscito a consegnare solo meno di trecento milioni di vaccini. Gli stati membri dovrebbero impegnarsi a condividere i vaccini immediatamente per evitare che scadano.

“Ma l’Europa deve capire che la beneficenza non è una soluzione strutturale nell’affrontare questa pandemia. Se vogliamo mettere al sicuro la salute dei nostri cittadini, dobbiamo intervenire sulla mancanza di vaccini nei Paesi in via di sviluppo. Per farlo dobbiamo garantire che i Paesi africani possano stipulare dei propri contratti con i produttori e aiutarli a costruire una propria capacità produttiva”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania
Capo delegazione
Membro
Belgio
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