In due risoluzioni che saranno poste al voto in plenaria nella giornata di domani, il Parlamento europeo chiederà agli stati membri di iniziare immediatamente i negoziati con la Macedonia del Nord e l’Albania per il loro accesso nell’Ue. Nonostante questi due Paesi dei Balcani Occidentali abbiano soddisfatto tutte le condizioni loro richieste da diverso tempo, il Consiglio europeo non ha ancora fissato una data per la prima Conferenza intergovernativa (IGC).

I Socialisti e Democratici hanno sempre difeso fermamente il processo di allargamento dell’Unione ai Balcani Occidentali, considerandolo un volano di democrazia, libertà, Stato di diritto e sviluppo economico. S&D sostiene che alla luce della guerra russa contro l’Ucraina, un rinnovato impegno dell’Ue nei confronti dei Balcani Occidentali sia più urgente che mai e auspica la programmazione della prima Conferenza intergovernativa al più tardi in occasione del vertice di giugno. Qualsiasi ulteriore rinvio minerebbe la credibilità dell’Ue e renderebbe la regione dei Balcani Occidentali più vulnerabile alle interferenze di Paesi terzi ostili.

Isabel Santos, eurodeputata S&D e relatrice del Parlamento europeo sull’Albania, ha dichiarato:

“L’Albania rimane un partner strategico affidabile e impegnato, che continua a compiere progressi nel solco delle riforme fondamentali legate a una possibile entrata nell’Ue e che continua a soddisfare le condizioni per un inizio dei negoziati di accesso.

“La politica di allargamento è uno degli strumenti di politica estera più efficaci di cui l’Ue disponga, che contribuisce ad ampliare ed estendere l’influenza dei valori fondamentali dell’Unione quali libertà, democrazia, Stato di diritto, affermazione della pace, rispetto dei diritti e della dignità umana.

“La procedura di accesso per l’Albania non può essere tenuta ostaggio da interessi e discussioni di Paesi terzi. Sarebbe quindi corretto che il Consiglio aprisse i negoziati di accesso con l’Albania, lungamente attesi, anche in funzione delle sfide geostrategiche in rapida evoluzione”.

Tonino Picula, portavoce S&D per gli affari esteri e coordinatore per la Macedonia del Nord, ha aggiunto:

“La Macedonia del Nord ha fatto tutto ciò che le è stato richiesto ma a oggi ancora non ha una data della Conferenza intergovernativa per inaugurare i negoziati di accesso. Il Paese ha avviato riforme sostanziali, compresi il rafforzamento della democrazia e la lotta alla corruzione, e ha persino cambiato nome. A differenza di altri, sia la Macedonia del Nord, sia l’Albania si sono allineate pienamente alle sanzioni imposte alla Russia.

“Non ci sono davvero più scuse per altri rinvii se vogliamo difendere la nostra credibilità. È necessario anche tenere viva la fiamma e le ambizioni pro-europee in Macedonia del Nord e nei Balcani Occidentali.

“Dato il mutato contesto geopolitico a seguito dell’aggressione russa all’Ucraina, rafforzare la politica di allargamento è più importante che mai. In giugno è imperativo giungere a una decisione positiva sull’inizio dei negoziati con Albania e Macedonia del Nord”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Croazia
Membro
Portogallo
Contatto/i stampa S&D