Ieri il Gruppo S&D ha avuto un ruolo trainante nella riforma delle future elezioni del Parlamento europeo. Le riforme introdurrebbero una lista elettorale di respiro europeo in cui i candidati principali concorrerebbero anche per la nomina a presidente della Commissione. Nelle proposte della riforma sulla legge elettorale europea votata ieri nella commissione affari costituzionali dell’europarlamento, il relatore S&D Domènec Devesa ha trovato un compromesso trasversale ai partiti sulle liste dei candidati transnazionali: ventotto seggi aggiuntivi all’interno del Parlamento. Le liste elettorali Ue sarebbero equilibrate per evitare che gli stati membri dominino la scelta dei candidati e aderirebbero a un sistema blindato delle liste che garantisca l’equilibrio di genere alternando una donna e un uomo. Il voto della commissione prelude al voto in plenaria previsto per l’inizio di maggio, prima che il Consiglio assuma la propria posizione.

Domènec Ruiz Devesa, relatore sulla riforma elettorale europea e portavoce del Gruppo S&D per gli affari istituzionali, ha dichiarato:

“Con queste riforme i maggiori obiettivi che intendiamo raggiungere sono rafforzare i partiti politici europei e le associazioni di elettori, renderli più visibili agli elettori e favorire campagne in tutta l’Unione, non solo nei propri stati di provenienza o residenza. Con le campagne transnazionali riusciremmo a creare un vero e proprio dibattito europeo cosicché gli elettori abbiano maggiori occasioni di entrare nel vivo delle politiche che normalmente riempiono le colonne dei giornali, e dei media tradizionali e sociali in generale. Queste riforme dovrebbero anche consolidare il sistema degli Spitzenkandidaten, dando agli elettori una seconda scheda elettorale per eleggere i membri di una lista europea equilibrata in termini di genere ed estrazione geografica. Questa seconda scheda mostrerebbe il logo delle entità politiche europee e sarebbe capeggiata dal candidato in lizza per la nomina a presidente della Commissione. È tempo di cambiare la legge elettorale Ue per stimolare il dibattito e avere elezioni che riflettano più fedelmente le realtà politiche contemporanee”.

Note:

Il Parlamento europeo ha un diritto speciale d’iniziativa sancito dall’articolo 223 dei Trattati. Dopo la proposta del Parlamento, il Consiglio adotta i propri emendamenti all’unanimità prima dell’approvazione finale del Parlamento. Per l’entrata in vigore della legge è richiesta anche la ratifica di tutti gli stati membri.

Eurodeputati coinvolti
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Spagna