Lo stupro e la violenza sessuale sono utilizzati come armi di guerra dagli aggressori russi. Centinaia di donne ucraine sono state violentate dai soldati russi. Purtroppo il rischio per le donne di cadere vittima di violenza non finisce una vota valicati i confini dell’Ue in cui cercano protezione. Dei cinque milioni di rifugiati, più del 90% sono donne e bambini. La tratta di essere umani è uno dei maggiori rischi che corrono e già prima della guerra gli ucraini erano al quinto posto tra le vittime di tratta nell’Ue.

Il Parlamento europeo, trainato dai Socialisti e Democratici, oggi adotterà una risoluzione confezionata dall’europarlamentare S&D Robert Biedrón, che esorta maggiori sforzi Ue per sostenere e proteggere le donne ucraine, sia quelle rimaste nel loro Paese, sia quelle in fuga. Vanno protette dallo sfruttamento sessuale e nessuna di loro dovrebbe essere costretta a proseguire una gravidanza dovuta a uno stupro.

Prima del voto, Robert Biedrón, eurodeputato presidente della commissione dell’Europarlamento sui diritti delle donne e la parità di genere, in plenaria ha affermato:

“Nonostante la resistenza eroica della popolazione ucraina, la barbara guerra russa continua. Come spesso accade, in guerra le donne e le ragazze pagano un prezzo altissimo. Ogni giorno media indipendenti lanciano l’allarme su stupri di massa, violenza sessuale e di genere, torture ed eccidi utilizzati come armi di guerra. Non troveremo pace fino a che i responsabili di questi crimini non siano portati davanti a un giudice.

“Dobbiamo garantire che non una persona in cerca di protezione nell’Ue cada nelle mani dei trafficanti di esseri umani e degli sfruttatori sessuali. I cittadini europei hanno reagito al flusso di rifugiati con una solidarietà commovente e per la prima volta l’Ue ha attivato la Direttiva per la protezione temporanea, ma si deve fare di più. Gli stati membri devono migliorare le procedure di registrazione dei rifugiati e dei volontari, facendo sì che possano spostarsi in sicurezza.

“È cruciale che le donne ucraine, sia dentro sia fuori l’Ucraina, continuino ad avere accesso ai servizi essenziali di salute sessuale. L’Ue dovrebbe fornire sostegno finanziario per il cosiddetto “kit dignità” da inviare in Ucraina, costituito da contraccettivi e prodotti sanitari da far viaggiare nei convogli umanitari del Meccanismo Ue di protezione civile. È inaccettabile che donne in cerca di protezione nel mio Paese, la Polonia, stato Ue con la maggior proporzione di rifugiati, siano costrette a proseguire la gravidanza provocata da un brutale stupro”.

Note:

Tra le richieste contenute nella risoluzione:

  • Un piano Ue anti-tratta, che preveda un numero di assistenza a livello europeo per i rifugiati vittime di traffico di esseri umani o persone a rischio;
  • Trasporto sicuro e coordinato per i rifugiati tra gli stati membri;
  • Migliori procedure di registrazione dei rifugiati e delle persone che forniscono aiuto;
  • Campagne di sensibilizzazione e informazione nei centri di accoglienza e punti ad alto transito che possono essere sfruttati dai trafficanti;
  • Identificare e perseguire le reti di trafficanti che sfruttano donne e ragazze;
  • Finanziamenti Ue diretti alle ONG che aiutano i rifugiati, tra cui quelle che garantiscono l’esercizio dei diritti sessuali e riproduttivi e l’accesso ai relativi servizi sanitari, aborto compreso;
  • Fornitura del “kit dignità”, che include contraccettivi e prodotti sanitari da inviare in Ucraina attraverso convogli umanitari del Meccanismo Ue di protezione civile;
  • Raccolta di testimonianze e documenti delle vittime di tutti i casi di violenza sessuale che consentano di consegnare alla giustizia i responsabili.
Eurodeputati coinvolti
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Membro
Polonia
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