S&D: “La politica di coesione 2021-2027 dovrebbe essere implementata prima possibile: non va perso neanche un euro”

EU map and Euro sign cohesion policy funds

I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo hanno votato a favore di una risoluzione che deplora l’inerzia nell’implementazione della politica di coesione 2021-2027. Il Gruppo S&D sostiene cruciali strumenti Ue come il Dispositivo di ripresa e resilienza e React-EU, i quali intervengono sulle nuove sfide che si presentano all’orizzonte dell’Europa, ma continua ad appoggiare anche un finanziamento della politica di coesione quanto mai robusto. Secondo il Gruppo S&D questo è il maggior volano pubblico per l’occupazione, gli investimenti e per la solidarietà tra tutte le aree Ue. I Socialisti e Democratici sono particolarmente preoccupati poiché non tutti gli stati membri hanno ancora visto approvato dalla Commissione europea il proprio accordo di partenariato. L’approvazione di questi accordi è un prerequisito fondamentale per tutte le regioni per cominciare a beneficiare dei fondi di coesione Ue.

Rovan Plumb eurodeputata e vicepresidente S&D responsabile per la politica di coesione, ha dichiarato:

“Il nostro Gruppo ritiene che la politica di coesione rappresenti la prova che l’Unione europea è un progetto sociale, economico e territoriale al servizio delle persone. Se da un lato sosteniamo i nuovi strumenti Ue, dobbiamo anche fare molta attenzione a effettuare continui tagli ai fondi di coesione Ue, che invece devono mantenere la loro solidità per consentirci di soddisfare le nostre ambizioni in termini di occupazione e investimenti. La politica di sviluppo regionale è uno dei risultati più tangibili dell’Ue. Abbiamo potuto osservare in tutti gli stati membri il miglioramento delle infrastrutture, degli investimenti in occupazione, della solidarietà per i meno fortunati della società, e come questo abbia cambiato le nostre città e i nostri paesi. Io continuerò a battermi per un finanziamento sotanzioso della politica di coesione che migliori lo Stato sociale e crei solidarietà tra i cittadini”.

Constanze Krehl, eurodeputata S&D e portavoce del Gruppo nella commissione parlamentare sullo sviluppo regionale, ha dichiarato:

“C’è bisogno urgente di accelerare la transizione verde e digitale nell’Ue. Su questo non vi sono dubbi. Sono convinta che la politica di coesione Ue e i suoi strumenti siano importanti vettori di sviluppo che favoriscano questa transizione. Non è accettabile che l’implementazione della politica di coesione 2021-2027 abbia subito dei ritardi. I problemi che hanno causato questi ritardi dovrebbero essere risolti subito, prima possibile, e i finanziamenti per l’anno 2022, che rientrano nel periodo 2021-2027, dovrebbero andare alle regioni Ue, soprattutto a quelle che stanno compiendo i maggiori sforzi per accogliere i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina. Pertanto, una volta pronto lo strumento CARE (Cohesion’s Action for Refugees in Europe) alla fine di giugno 2022, noi proponiamo già un CARE II per aiutare le regioni e gli stati membri ad accogliere, assistere e integrare i rifugiati”.

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