Oggi i membri del Parlamento europeo si sono trovati d’accordo sull’approccio con cui guardare alla Conferenza sul futuro d’Europa; un approccio inclusivo, partecipativo e caratterizzato da una particolare sensibilità per le iniziative che vengono dalla base. Lanciamo un appello alle istituzioni europee affinché coinvolgano i cittadini in questo dibattito sul futuro dell’Europa. Nella settimana in corso il Parlamento europeo ha definito la propria visione su come organizzare questo confronto, che durerà due anni e avrà inizio il 9 maggio 2020, data del settantesimo anniversario della dichiarazione Schuman.

Iratxe García, leader del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“La Conferenza sul futuro dell’Europa è un’opportunità unica per assicurarci che l’Europa sia all’altezza di affrontare il futuro. Non siamo qui per costruire un mercato, bensì una comunità. Ci siamo concentrati troppo sugli aspetti economici, tralasciando troppo e troppo spesso la dimensione sociale. L’Unione europea è per garantire la pace e migliorare la vita delle persone. I Socialisti e Democratici desiderano che la Conferenza si traduca in un dialogo reale, inclusivo, che generi risultati concreti. Tutti possono dare il proprio contributo e tutti dovrebbero avere voce in capitolo, a prescindere dal luogo in cui si trovano. Spero che apra nuovi spazi che arricchiscano il dibattito, e faccia emergere idee fresche e innovative per il miglioramento dell’Unione”.

Gabriele Bischoff, membro S&D del gruppo di lavoro sulla Conferenza per il Futuro d’Europa, ha aggiunto:

“Vogliamo porre i cittadini al centro della Conferenza per il futuro d’Europa. Abbiamo quindi promosso l’idea delle agorà dei cittadini, organismi rappresentativi delle nostre diverse società europee, per inraprendere un dialogo significativo coi cittadini in tutta Europa. Il Gruppo S&D spinge fortemente anche per delle agorà dedicate ai giovani, affinché le persone a cui la Conferenza si rivolge maggiormente e il cui futuro è nucleo dell’iniziativa, possano avere un ruolo chiave. Grazie ad un approccio bottom-up e al Parlamento europeo impegnato in prima linea, possiamo dare vita a un nuovo modo di coinvolgere i cittadini con lo scopo di promuovere un’Europa più democratica e sociale, e con maggiori capacità d’azione. Se ci promettiamo di rinunciare alla nostra comfort zone, la Conferenza sul futuro dell’Europa può essere un esercizio stimolante”.

Domènec Ruiz Devesa, portavoce S&D per la commissione affari costituzionali, ha aggiunto:

“Questa Conferenza arriva a dieci anni dal Trattato di Lisbona, in un mondo che è cambiato radicalmente. Ora è tempo di compiere passi decisivi verso un’unione politica più ambiziosa, ma dobbiamo farlo coi cittadini. Mediante un format originale, la Conferenza coinvolgerà i cittadini, la società civile organizzata e diversi stakeholder a livello locale, regionale ed Europeo. Grazie a un forum pubblico e aperto, che dovrebbe contemplare anche la partecipazione online, le persone saranno in grado di prendere parte alla discussione su un ampio ventaglio di temi, dall’occupazione alla crisi climatica, dai diritti fondamentali alla democrazia in Europa”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Vicepresidente
Germania
Coordinatore
Spagna