Su iniziativa dei Socialisti e Democratici, la sottocommissione diritti umani del Parlamento europeo oggi ha avuto un confronto via remoto con un gruppo di esperti in materia d’impatto della pandemia nelle prigioni e altri di luoghi di detenzione, dove situazioni di sovraffollamento sono diffuse in molti stati dell’Unione. Per mitigare il rischio d’infezione, i Socialisti e Democratici chiedono ai governi di considerare l’opportunità di ridurre la popolazione carceraria attraverso il rilascio di categorie di detenuti a basso rischio o in stato di custodia cautelare. Tutti i prigionieri di coscienza, compresi e a maggior ragione i difensori dei diritti umani la cui detenzione non trova alcuna giustificazione, devono essere rilasciati immediatamente.

Maria Arena, eurodeputata S&D e presidente della sottocommissione diritti umani, ha dichiarato:

“La crisi innescata dal coronavirus amplifica problemi ricorrenti e inaccettabili nei luoghi di detenzione, compreso il sovraffollamento, una realtà ben nota e denunciata da tempo da numerose ONG. Questa crisi dovrebbe rappresentare un’opportunità per risolvere questi problemi e portarci a ripensare il sistema carcerario, e a concepire la detenzione solo come l’ultima soluzione garantendo il rispetto dei diritti umani.

“I prigionieri di coscienza, gli attivisti per i diritti umani, i prigionieri politici e i giornalisti, devono essere rilasciati prima possibile. L’Ue dovrebbe fare pressioni in questo senso su tutti i propri partner nel mondo”.

Isabel santos, eurodeputata S&D e portavoce sui diritti umani, ha poi aggiunto:

“In risposta al COVID 19, alcuni governi hanno optato per il rilascio di alcuni detenuti, ma altri hanno deciso di non considerare questa eventualità, mettendo le loro vite in pericolo. In alcuni Paesi, nuove misure restrittive e problemi legati alla pandemia hanno contribuito allo stato attuale d’insicurezza e rischio sanitario all’interno delle prigioni. Dal Brasile ad esempio giungono notizie preoccupanti sui disordini in alcuni istituti di detenzione.

“Il Gruppo S&D ha sempre chiesto e continua a chiedere il rilascio dei prigionieri politici a livello globale, e ora, nel pieno della crisi COVID 19, è più importante e urgente che mai. È inaccettabile che alcuni governi stiano usando la pandemia come pretesto per portare al limite il trattamento riservato ai detenuti più critici e dissenzienti. Ricordiamo loro che ogni stato ha l’obbligo di fornire servizi e assistenza sanitaria adeguata a tutti i prigionieri.

“Chiediamo altresì ai governi di prevenire le infezioni da COVID 19 in tutti gli altri luoghi di detenzione come i centri per migranti e rifugiati.

Nota agli editori:

Secondo un rapporto del 2019 sulle tendenze globali nelle prigioni, nel mondo ci sono più di dieci milioni di uomini, donne e bambini in stato di detenzione e le prigioni sono sovraffollate in almeno 121 Paesi.

Eurodeputati coinvolti
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