Il Gruppo S&D accoglie positivamente l’annuncio della Commissione della volontà di avanzare una proposta di legge contro la violenza di genere prima della fine di quest’anno. In vista dell’importante voto di domani, gli eurodeputati S&D stanno coinvolgendo tutti i gruppi politici per sostenere azioni Ue efficaci per porre fine alle violenza di genere una volta per tutte.

Durante il dibattito di oggi gli eurodeputati S&D hanno chiesto che la violenza di genere sia aggiunta come una nuova sezione della lista dei reati Ue alla stessa stregua di altri reati transfrontalieri come il crimine organizzato e il riciclaggio di denaro. La Commissione dovrebbe concepire una direttiva Ue che stabilisca degli standard minimi e definizioni comuni in tutti i Paesi Ue, aderenti agli impegni Ue della Convenzione di Istanbul.

Questa settimana siamo stati testimoni di sgradevoli tentativi di diversi gruppi politici di indebolire la relazione del Parlamento rimuovendo i riferimenti ai diritti sessuali e riproduttivi e all’aborto. Il Gruppo S&D sta esortando tutti i membri del Parlamento a porre fine alle violazioni dei diritti fondamentali.

Iratxe García, presidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“Ieri tre bambini aspettavano la madre sull’uscio di scuola ad Alicante; la madre non è mai arrivata, è stata assassinata dal suo aguzzino. È del tutto inaccettabile che le donne siano uccise in questo modo e con questa frequenza nel XXI secolo. Questa è un’emergenza sociale e noi abbiamo il dovere morale di eliminare la violenza di genere.

“L’annuncio della presidente della Commissione Ursula von der Leyen di una proposta di legge per combattere la violenza contro le donne è una grande vittoria per tutte le donne, e anche per noi Socialisti e Democratici che chiediamo da anni che questo reato sia riconosciuto dal diritto Ue.

“Il Parlamento voterà domani su una relazione per identificare la violenza di genere come una nuova area penale dell’articolo 83 dei Trattati ed è scioccante sapere che vi sono dei gruppi di quest’Assemblea che voteranno contro. Questo dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare per sensibilizzare le persone e cambiare la mentalità”.

Pina Picierno, relatrice ombra in commissione diritti della Donna e parità di genere, ha dichiarato:

“Il lockdown e il distanziamento sociale hanno portato un aumento della violenza di genere nell’Ue e nel mondo, e le Nazioni Unite descrivono quest’esplosione di violenza come una pandemia strisciante, ma anche prima ogni giorno in Europa si verificavano efferati delitti; come legislatori abbiamo il dovere di agire. Siamo impegnati a garantire che la violenza di genere sia riconosciuta in tutti i Paesi Ue affinché chiunque si macchi di reati di genere ne risponda pienamente di fronte alla giustizia. Ci aspettiamo che la Commissione proponga una direttiva entro fine anno, e se riuscissimo a inserire dei criteri per gli stati membri per educare e sensibilizzare sui temi di genere e garantire servizi si sostegno e protezione, sarebbe un primo importante passo nella prevenzione e la lotta della violenza di genere”.

Evin Incir, relatrice ombra in commissione libertà civili, giustizia e affari interni, ha dichiarato:

“Ora è giunto il momento per l’Ue di agire in modo decisivo per fermare le violazioni dei diritti fondamentali, che si sono andate aggravando durante la pandemia. Abbiamo bisogno di azioni efficaci per combattere l’aumento e la diffusione dei reati di genere attraverso una direttiva Ue e un riconoscimento dei reati di genere a livello Ue. Sfortunatamente non sono solo le donne a essere vittime di violenza e discriminazione di genere, ma anche le persone LGBTIQ+. Nella prima parte di questa settimana i conservatori hanno votato contro i diritti delle persone LGBTI+, dimostrandosi ancora una volta non schierati a fianco dei più vulnerabili. Il tentativo di indebolire i diritti sessuali e riproduttivi contenuti in questa relazione mette sotto gli occhi di tutti il lato peggiore della destra politica in Europa”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Membro
Svezia
Membro
Italia