Gli eurodeputati Socialisti e Democratici chiederanno che sia ampliata la lista di Paesi terzi ad alto rischio riciclaggio di denaro, durante un’audizione prevista in serata con il Commissario Věra Jourová. La riunione speciale è stata convocata su richiesta del gruppo S&D. I Socialisti e Democratici stanno manifestando la propria preoccupazione sul piano degli stati membri per rifiutare l’ultima proposta della Commissione di aggiungere 11 Paesi* alla lista. L’incontro vedrà la partecipazione congiunta di membri della commissione per le libertà civili e di quella per gli affari economici e monetari.  

Birgit Sippel, portavoce S&D per le libertà civili, ha dichiarato: 

“Grazie al contributo del Parlamento europeo all’interno della quinta direttiva antiriciclaggio, l’Unione europea ha dato mandato alla Commissione d’identificare i Paesi terzi ad alto rischio attraverso criteri più solidi rispetto a quelli precedenti. Il Consiglio sta mettendo in discussione il processo democratico e decisionale. Questo non solleva solamente la questione di chi il Consiglio stia proteggendo, ma lancia anche un segnale terribile ai cittadini europei che confidano nell’UE affinché li protegga dalle minacce legate al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

“Chiediamo che il Consiglio non si opponga alla lista proposta dalla Commissione e che, al contrario, intavoli un dialogo sia con la Commissione, sia col Parlamento”.

Pervenche Berès, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, ha aggiunto: 

“Proprio oggi è venuto allo scoperto un nuovo scandalo riciclaggio, già denominato ‘Troika Laundromat, la lavanderia della Troika’. Scandali di questo genere c’impongono l’individuazione rapida, solida ed efficiente di tutti quei Paesi terzi ad alto rischio riciclaggio di denaro, ma i primi risultati ottenuti dalla Commissione non hanno convinto il Consiglio e quindi quest’importante operazione potrebbe subire dei ritardi. La lista antiriciclaggio deve essere più ambiziosa, così come abbiamo dichiarato quando abbiamo chiesto alla Commissione di rimanere saldamente ferma sulle proprie posizioni e di lasciare l’Arabia Saudita** nella lista. Chiediamo l’adozione di una lista nera molto precisa e che l’UE lanci il segnale giusto ai propri cittadini e al resto del mondo: l’UE non è più disposta a tollerare il crimine finanziario”.

 

Nota agli editori:

La riunione straordinaria si terrà oggi 5 marzo, dalle 18.30 alle 19.15 al Parlamento europeo (aula ASP 5G3) e sarà trasmessa in diretta streaming.

 

*Gli 11 Paesi aggiunti dalla Commissione alla lista del Gruppo di azione finanziaria internazionale (FATF, Financial Action Task Force) sono: Afghanistan, Samoa Americana, Guam, Iraq, Libia, Nigeria, Panama, Porto Rico, Samoa, Arabia Saudita, Isole Vergini degli Stati Uniti.

 

** Lettera alla Commissione

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania