S&D condanna la nuova legge sui media in Polonia come una farsa della libertà di espressione

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Il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo condanna l’arroganza e gli attacchi  contro la libertà d’espressione della coalizione di governo in Polonia, col voto sulla nuova legge sui mezzi d’informazione, nota anche come Lex Anti-TVN. Secondo il gruppo S&D è chiaro che Jaroslaw Kaczynski e il suo partito Diritto e Giustizia non si fermeranno fino a quando non avranno ottenuto il pieno controllo su ogni singola parola dei mezzi d’informazione. I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo trovano assolutamente inaccettabile il modo in cui la maggioranza del Sejm, il Parlamento polacco, abbia organizzato arbitrariamente una seconda votazione dal momento che il primo voto non era favorevole alla legge sui media.

Marek Belka, eurodeputato S&D di nazionalità polacca e vicepresidente del Gruppo S&D responsabile per il commercio internazionale e il coinvolgimento di cittadini e istituzioni, ha dichiarato:

“Ciò che è accaduto ieri nel Sejm, il Parlamento del mio Paese, è ancora una volta una farsa delle  procedure democratiche e un affronto alle libertà fondamentali del popolo polacco.

“La nostra speranza è che alla fine i parlamentari del partito Diritto e Giustizia rinsaviscano e rifiutino questa legge, che è in netto conflitto con l’essenza del diritto pubblico a un’informazione imparziale e alla libertà d’espressione.  Malauguratamente, questo segna un altro passo avanti del piano di Jaroslaw Kaczynski per controllare tutto e chiunque e assicurare il proprio potere in Polonia a scapito di tutti gli standard democratici e attraverso l’utilizzo della corruzione politica e del ricatto.

“Per una persona come me, che si è impegnata personalmente nella trasformazione positiva della Polonia nel passaggio dal regime comunista a una democrazia fiorente, è un duro colpo. Ma possiamo essere certi che tutte le forze democratiche in Polonia non smetteranno di battersi fino a quando ogni iniziativa antidemocratica del partito di Kaczynski non sarà totalmente neutralizzata e capovolta, e i responsabili portati davanti al giudice.

“Il potere di Kaczynski è in bilico e le azioni del suo partito sono sempre più disperate. Mentre noi dobbiamo essere uniti nel togliere l’incarico a questo governo ingiusto e illegale, dobbiamo anche garantire che l’Unione Europea agisca concretamente e vada oltre le semplici dichiarazioni di preoccupazione.

Pedro Marques, eurodeputato S&D è vicepresidente responsabile per un’Europa sociale forte nel mondo e fondata su valori, e vicepresidente della pianificazione politica e della comunicazione, ha dichiarato:

“Dieci o quindici anni fa sarebbe stato impensabile parlare di stati prigionieri all’interno dell’Unione Europea. Ora la Polonia sembra assumere sempre più i tratti di uno stato sotto sequestro del governo guidato da Mateusz Morawiecki e dal suo leader di partito Jaroslaw Kaczynski. È paradossale che il nome del partito di governo sia Diritto e Giustizia, dato che le loro pratiche legislative non hanno nulla a che vedere con lo Stato di diritto e il senso di giustizia. L’adozione della nuova legge sui mezzi d’informazione è un’ulteriore prova della china pericolosa intrapresa dal partito Diritto e Giustizia molto tempo fa. È deplorevole vedere come gli altri parlamentari polacchi degli altri gruppi politici chiudano gli occhi di fronte alla triste pagina della politica polacca scritta ieri.

“Noi sosteniamo i nostri colleghi polacchi nel Sejm che si sono schierati fermamente contro questa farsa della libertà di espressione chiamata “nuova legge sui media”.  Noi siamo al fianco della nazione polacca che conosce il sapore amaro della mancanza di libertà e quanto valga la pena battersi per riconquistarla. I cittadini polacchi possono contare sul pieno sostegno dei Socialisti Democratici del Parlamento europeo nella loro lotta per la democrazia”.

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