In seguito al terribile attacco nella Repubblica Democratica del Congo che ha provocato la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista Moustapha Milambo, i Socialisti e Democratici, in una relazione che sarà posta al voto nella giornata di domani, hanno richiesto al Parlamento l’apertura di un’indagine indipendente sull’accaduto. Le gravi relazioni tra le autorità congolesi e i gruppi armati non sono più tollerabili. È giunto il momento di implementare le raccomandazioni della Relazione di mappatura delle Nazioni Unite per rafforzare la giustizia e garantire che chi viola i diritti umani sia assicurato alla giustizia. Il legame tra l’instabilità della Repubblica Democratica del Congo e il commercio illegale di minerali deve essere spezzato. L’Ue può fare la differenza attraverso l’applicazione della normativa sui minerali di conflitto e le imminenti proposte di due diligence.

Maria Arena, eurodeputata S&D, presidente della subcommissione per i diritti umani e negoziatrice del gruppo sulla risoluzione, ha dichiarato:

“L’assassinio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, Moustapha Milambo e Vittorio Iacovacci è l’ulteriore dimostrazione dell’estrema fragilità del Paese, dove la violenza è una costante che desta sempre maggior preoccupazione. Questo Paese, ricco di materie prime e risorse naturali, è ancora tra i più poveri dell’Africa. Dal 1993, milioni di persone hanno perso la vita, specialmente in questa regione, dove si concentra buona parte delle risorse.

“La relazione di mappatura delle Nazioni Unite, che prende in considerazione i crimini commessi tra il 1993 e il 2003, stila una lista di più di 400 criminali oggi ancora sotto processo a causa delle falle della Giustizia. Noi chiediamo la riforma del sistema giudiziario congolese, col sostegno dell’Unione europea, per restituire ai cittadini congolesi fiducia nella Giustizia.

“Chiediamo un’inchiesta indipendente che getti luce sull’uccisione dell’ambasciatore e dei suoi colleghi e collaboratori, ma anche sulla vicenda dei due funzionari ONU, dell’attivista per i diritti umani Floribert Chebeya e del suo autista, e di tutti coloro che si battono per i diritti della popolazione congolese. Chiediamo anche che l’Ue mantenga il regime di sanzioni contro gli undici funzionari congolesi implicati in violazioni dei diritti umani.

Pietro Bartolo, eurodeputato S&D e vicepresidente della commissione libertà civili, ha aggiunto:

“Alcuni mesi prima del suo assassinio, l’Ambasciatore Attanasio disse: ‘Nella Repubblica Democratica del Congo, parole come pace, sanità, educazione, sono privilegio di pochi’.

“Da decenni, in uno dei luoghi del mondo più ricchi di risorse naturali, donne, uomini, e bambini sono massacrati ogni giorno.

“Sono vittime innocenti di una guerra per il controllo e lo sfruttamento di risorse di rilevanza strategica per l’industria tecnologica e di cui la popolazione congolese non ha mai beneficiato.

“L’ambasciatore Attanasio era consapevole dei rischi di questo lavoro, ma la sua era una missione. Una missione esemplare di lotta per la pace, per la legge e la giustizia, al servizio della gente del Congo. Noi abbiamo la responsabilità e il dovere di raccogliere il suo insegnamento e seguire il suo esempio. Va aperta un’inchiesta internazionale indipendente per fare luce sulla sua morte. Dobbiamo porre fine all’impunità di chi commette crimini di questa gravità e contribuire alla stabilità del Congo”.

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