Su richiesta dei Socialisti e Democratici, il Parlamento europeo dibatterà e voterà una risoluzione sulla violenta e sistematica repressione in Bielorussia, in seguito al sequestro del giornalista e attivista Raman Pratasevich su un aereo civile Ue intercettato dalle autorità bielorusse il 23 maggio.

Vi sono almeno 470 prigionieri politici e più di 35.000 persone sono state arrestate o sanzionate; migliaia sono i casi documentati di tortura e diverse persone sono state uccise. Il terrore seminato dal regime, come dimostrato anche dagli eventi più recenti, è diventato un caso e una minaccia internazionale alla pace e alla sicurezza.

Il Gruppo S&D chiede un’azione urgente fondata su sanzioni individuali contro tutti i responsabili delle repressioni, delle torture e del maltrattamento di cittadini bielorussi pacifici, e sanzioni economiche incisive di concerto con i partner che condividono la nostra posizione come ad esempio gli Stati Uniti. Le sanzioni dovrebbero riguardare soprattutto le industrie di petrolio, potassa, acciaio e lavorazione del legno. S&D propugna anche l’organizzazione di una conferenza internazionale di alto livello sulla risoluzione della crisi bielorussa e una conferenza internazionale dei donatori per un futuro democratico del Paese.

Robert Biedron, eurodeputato, presidente della delegazione del Parlamento europeo in Bielorussia e negoziatore della risoluzione per il Gruppo S&D, ha commentato così prima dell’apertura del dibattito:

“Negli ultimi dieci mesi, da quando Lukashenka ha rubato le elezioni presidenziali, il dittatore bielorusso sente di poter agire nella totale impunità, perché non ha ancora ricevuto la pena che merita per i suoi crimini. Il dirottamento di un aereo civile è un atto di terrorismo di stato, che non solo costituisce una gravissima violazione delle convenzioni internazionali nel campo della sicurezza aeronautica, ma dimostra anche quanto quel regime sia diventato una minaccia per la sicurezza internazionale.

“È questione di tempo e l’Ue applicherà vaste sanzioni economiche e settoriali, che andranno a colpire direttamente Lukashenka e il suo entourage. Per isolare ulteriormente il regime, è di prioritaria importanza coordinare le nostre azioni con i nostri partner come Stati Uniti, Canada o Regno Unito. Parallelamente, dobbiamo continuare ad affiancare e sostenere la popolazione Bielorussa e i suoi rappresentanti democratici, i quali, nonostante la dura repressione e le violenze, non hanno perso la speranza. Loro, e non certo Lukashenka, rappresentano il futuro della Bielorussia.

Pedro Marques, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha aggiunto:

“Ordinare il dirottamento del volo Ryanair per sequestrare Raman Pratasevich dimostra quanto sia ferrea la volontà di Lukashenka di soffocare le aspirazioni democratiche della popolazione bielorussa e tenere salda la presa sul suo potere autocratico.

“La comunità internazionale non deve tollerare né questo inaccettabile atto di pirateria aerea in Europa, né tantomeno le torture e le violazioni dei diritti umani nei Paesi ai propri confini. A parte l’applicazione delle sanzioni economiche e settoriali sulle quali si è raggiunto accordo all’ultimo Consiglio europeo, l’Ue deve rifiutare qualsiasi nuova linea di credito alle banche bielorusse, e fermare gli investimenti in progetti e infrastrutture o iniziative economiche nel Paese. Questo è ciò che l’opposizione bielorussa si attende da noi.

“Non ci fermeremo fino a che Raman, la sua compagna Sofia e tutti i prigionieri politici siano liberati e tutti i responsabili di atti di violenza e trattamenti disumani siano sottoposti a inchiesta e perseguiti in termini di legge”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Portogallo
Capo delegazione
Membro
Polonia
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