Oggi i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno guidato l’iniziativa per chiedere all’Ue di sostenere un approccio sostenibile alle attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo. In un voto cruciale e con uno scarto di solo due voti, il centro-destra del PPE ha lavorato assieme all’estrema destra, dimostrando il loro disprezzo di qualsiasi principio di solidarietà quando si tratta di salvare vite in mare. Il Gruppo S&D ha voluto inviare alla nuova Commissione europea un messaggio chiaro sulla necessità di potenziare le operazioni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. Il nostro Gruppo continuerà a battersi per un meccanismo di distribuzione più equilibrato e sostenibile tra gli stati membri per le persone salvate in mare, fondato su principi di solidarietà e rispetto della vita umana.

Juan Fernandez López Aguilar, relatore e presidente della commissione libertà civili, giustizia e affari interni, ha dichiarato:

“Troppe persone stanno perdendo la propria vita nel Mediterraneo. È una situazione urgente e noi abbiamo in essere un sistema che ha bisogno di riforme altrettanto urgenti. Purtroppo però non percepiamo lo stesso senso di emergenza da parte della Commissione e degli stati membri, né dal Partito popolare europeo di centro-destra. La giornata di oggi ha chiarito che i gruppi politici di destra sono disposti ad abbandonare le proprie obbligazioni legali e morali, in quanto disposti a non agire responsabilmente per non salvare vite in mare. Siamo abituati a vedere gruppi di estrema destra che non condividono il nostro approccio, ma che anche i membri di centro-destra del Parlamento europeo non condividano minimamente alcun senso di solidarietà è allarmante. La priorità del nostro Gruppo è proseguire con un approccio che potenzi le operazioni di ricerca e soccorso, mettendo in campo risorse e soluzioni sempre più affidabili, sostenibili e di lungo periodo, diffidando di misure tampone a breve termine. Se vogliamo essere davvero responsabili delle nostre azioni, ricerca e soccorso non possono essere delegate solo alle ONG e non dobbiamo in alcun modo criminalizzare le iniziative di assistenza umanitaria”.

Birgit Sippel, coordinatrice S&D in commissione libertà civili, giustizia e affari interni, ha commentato:

“Il deludente voto di oggi ha sancito il fallimento di qualsiasi tentativo del Parlamento europeo di dare risposte tempestive all’urgenza di un meccanismo automatico di sistemazione delle persone salvate in mare. Gli eurodeputati Socialisti e Democratici vogliono che sia chiaro che lo sbarco di persone salvate in mare dovrebbe avvenire in luoghi sicuri e deputati a tale scopo. La Libia ad esempio, non è un posto sicuro, in quanto vi sono evidenze che testimoniano serie violazioni dei diritti umani. Ciò che i gruppi di centro-destra e quelli di estrema destra non sono riusciti a comprendere oggi, è che i tracciati legali sono la via migliore per evitare tragiche perdite di vite umane. Per questa ragione dobbiamo sostenere le operazioni di evacuazione dalla Libia, saldare azioni congiunte per la sistemazione delle persone evacuate e istituire corridoi umanitari sicuri verso l’Ue. Quella di oggi è un’occasione persa per il Parlamento europeo e un voto che potrebbe portare alla perdita di altre vite umane”.

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