I Socialisti e Democratici sono determinati a lottare per nuove regole fiscali progressiste nell’UE. Oggi il Parlamento europeo dovrebbe dare il via libera all’avvio dei negoziati con gli Stati membri dell’UE e la Commissione sulla tanto attesa e necessaria riforma di queste norme. La posizione del Parlamento ha una forte impronta socialdemocratica. 

I negoziati saranno difficili, ma i S&D insisteranno su quattro principi chiave: maggiore flessibilità per i paesi nella gestione delle finanze pubbliche, più investimenti, maggiore attenzione ai diritti sociali, nonché maggiore titolarità e responsabilità democratica nazionale*. 

Margarida Marques, eurodeputata S&D e correlatrice del Parlamento europeo sulla riforma delle regole fiscali dell’UE, ha dichiarato:

“Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti nel corso dei negoziati parlamentari. Il compromesso finale approvato dal Parlamento europeo porta una marcata impronta progressista garantendo regole fiscali europee più eque che proteggeranno i cittadini e le imprese europee dall’austerità, sostenendo gli investimenti e i diritti sociali. Questo è ciò a cui aspirano gli europei.”

“È innegabile che l’accordo del Parlamento è di gran lunga migliore della proposta della Commissione europea e dell’accordo raggiunto dagli Stati membri dell’UE. È anche molto meglio che tornare alle vecchie regole o non averne affatto. Qualsiasi altra affermazione è semplicemente ingenua, irrealistica e pericolosa.”

L’eurodeputato Jonás Fernández, portavoce S&D per gli affari economici e monetari, ha aggiunto:

“Possiamo davvero essere orgogliosi dell’accordo con il Parlamento sulle nuove regole fiscali dell’UE. Apre un nuovo capitolo e volta pagina rispetto all’austerità. Rafforza la dimensione sociale del quadro di governance economica e lascia agli Stati membri un margine di manovra per investire nelle priorità verdi, digitali e sociali.”

“L’UE deve rivedere le sue regole fiscali obsolete e inefficienti senza ulteriori ritardi. Pertanto, dopo la prevista conclusione della procedura in Parlamento oggi a Strasburgo, ci aspettiamo che i negoziati con gli Stati membri dell’UE, che saranno difficili, portino all’accordo finale entro la fine di questa legislatura.”

*Nota ai redattori:

Una sintesi dei principali risultati progressivi ottenuti durante gli impegnativi colloqui con gli altri gruppi politici del Parlamento europeo, che i S&D difenderanno ora nei negoziati con gli Stati membri dell’UE:

- Per evitare l’austerità, i S&D hanno garantito un approccio anticiclico che contribuirà ad alleviare i potenziali effetti negativi del ciclo economico. Ad esempio, in caso di rallentamento dell’economia, i governi avrebbero maggiore flessibilità per affrontare le conseguenze negative e per garantire il finanziamento delle politiche sociali e ambientali.

- Gli investimenti saranno sostenuti dall’introduzione della clausola sugli investimenti, che consentirà ai paesi di discostarsi dai loro percorsi di spesa in caso di investimenti significativi in quattro settori prioritari: clima e transizione digitale, difesa e pilastro sociale.

- Le nuove regole avranno una forte impronta sociale grazie all’introduzione del quadro di convergenza sociale. In pratica, ciò significa che gli Stati membri dovranno monitorare e identificare i rischi sociali e impedire che le azioni politiche abbiano effetti negativi sugli obiettivi sociali. Ciò rafforza la dimensione sociale e fa da contrappeso agli obiettivi prettamente economici.

-  I S&D hanno anche assicurato uno sguardo ambizioso al futuro: questa riforma getta le basi all’introduzione di una capacità fiscale permanente che potrebbe servirebbe come generatore realmente ambizioso di investimenti pubblici in futuro.

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