Oggi il Parlamento europeo è chiamato ad approvare il primo standard mondiale per la sostenibilità dei prodotti finanziari. Questo sistema finanziario unificato, la cosiddetta tassonomia, sta definendo i criteri armonizzati per stabilire se un’attività economica è sostenibile a livello ambientale. Si tratta del terzo pilastro cruciale del pacchetto finanza sostenibile.

Durante i negoziati, i Socialisti e Democratici hanno inserito nella tassonomia robuste salvaguardie sociali, garantendo che le attività sostenibili per l’ambiente non collidano con aspetti della sfera sociale, come i diritti umani e dei lavoratori, o l’uguaglianza di genere.  Ciò la rende uno strumento fondamentale per una giusta transizione verso un’economia sostenibile nella quale nessuno sia lasciato indietro.

Paul Tang, eurodeputato S&D e negoziatore per la tassonomia, ha dichiarato:

“Il primo standard mondiale per gli investimenti privati libererà milioni di euro per contrastare l’emergenza climatica ed è quindi un punto nodale per tradurre in realtà il Green Deal europeo. Non possiamo permettere all’industria finanziaria di cavarsela con una responsabilità ambientale di facciata e a buon mercato. Vogliamo vedere un cambiamento reale sostenuto da risorse economiche reali. Per questo, abbiamo insistito affinché la tassonomia fosse stringente, fondata su fatti e abbracciasse quanti più prodotti e attori finanziari ed economici possibile.

“Grazie all’introduzione del principio del “non pregiudica in modo significativo”, i prodotti saranno considerati sostenibili solo se non pregiudicano obiettivi di natura sociale come l’uguaglianza, la coesione sociale, l’integrazione sociale e le buone relazioni lavorative. Per dare un esempio concreto: un’auto elettrica, la cui batteria è stata prodotta utilizzando lavoro minorile, non potrà essere etichettata come sostenibile.

“Siamo riusciti anche portare a un livello superiore le obbligazioni per le grandi aziende. Le compagnie e le banche dovranno dichiarare sia quanto del proprio fatturato derivi da attività sostenibile per l’ambiente, sia quanto stiano investendo in sostenibilità. La sostenibilità non può più essere considerata una preoccupazione di secondo piano per le imprese, ma deve essere posta al centro del proprio business plan.

“La nostra priorità è che il denaro sia posto al servizio delle persone e del pianeta. L’accordo di oggi è un passo molto significativo verso un’Europa sostenibile che non lasci indietro nessuno.

Simona Bonafè, europarlamentare S&D e negoziatrice del Gruppo per la tassonomia, ha dichiarato:

“Per contrastare l’emergenza climatica, l’Europa ha bisogno di almeno 180 miliardi di euro l’anno per compiere investimenti aggiuntivi in energie rinnovabili ed efficienza energetica. Per costruire un futuro sostenibile, dobbiamo smobilizzare capitali privati per la lotta ai cambiamenti climatici.

“Sono orgogliosa del nostro risultato: siamo riusciti a ottenere che qualsiasi attività comporti l’impiego di combustibili fossili non possa essere etichettata come sostenibile e debba prevedere delle garanzie sullo smaltimento dei rifiuti. Nessuna attività sarà ritenuta sostenibile dal punto di vista ambientale se lo smaltimento di lungo periodo dei rifiuti può provocare danni significativi e di lungo periodo per l’ambiente.

“Tutti i criteri di valutazione tecnica e le soglie per identificare le attività economiche sostenibili potranno essere definite solo dopo essere state sottoposte al vaglio del Parlamento, il che ci permetterà di avere l’ultima parola. Grazie a una solida clausola di riesame, la Commissione avrà il compito di provvedere all’espansione della tassonomia”.

Nota agli editori:

Cos’è la tassonomia?

Sviluppata da un gruppo tecnico di esperti, istituita dalla Commissione e notevolmente migliorata dal lavoro del Parlamento durante i negoziati a tre, il cosiddetto trialogo, la tassonomia punta a fare chiarezza sulle caratteristiche di un’attività sostenibile dal punto di vista ambientale e incanalare più risorse e investimenti in attività economiche ecologiche. Quest’ultime, per essere classificate come sostenibili, devono contribuire in modo sensibile al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali dell’Ue e non pregiudicarne altri.

Oggi la votazione unica sull’accordo raggiunto in fase di trialogo.

 

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