Col fermo sostegno dei Socialisti e Democratici, il Parlamento europeo oggi ha adottato una risoluzione con la quale condanna le autorità bielorusse per la violenta repressione delle manifestazioni pacifiche sulla scia dei brogli elettorali alle presidenziali di agosto, e chiedono sanzioni in tempi brevi contro il regime bielorusso e Lukashenko.

La presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García, ha dichiarato:

“Il Parlamento sta mostrando unità per porre immediatamente fine alle violenze contro i manifestanti pacifici e il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri politici e delle persone detenute per aver protestato contro i brogli elettorali alle elezioni presidenziali del 9 agosto. Le autorità bielorusse devono capire che non c’è alternativa se non quella di rispettare le richieste di democrazia e libertà dei cittadini. Si devono tenere nuove elezioni libere e giuste, in linea con gli standard internazionali, sotto l’osservazione dell’ODIHR, e al più presto.

“Tutti i responsabili per la repressione, le violenze, e persino le torture, devono essere perseguiti e puniti. Vogliamo che il Consiglio Ue implementi sanzioni efficaci subito, anche nei confronti di Lukashenko stesso, che sembra non capire che la sua carriera politica e arrivata al capolinea.

“I cittadini bielorussi non accettano più il suo regime autoritario, né la sua visione misogina del mondo. Migliaia di donne coraggiose stanno continuando a ripeterlo nelle piazze e nelle strade. Questo Parlamento è schierato al loro fianco e intende accompagnarle in questa transizione verso una maggior libertà, maggior democrazia e uguaglianza. Ecco perché siamo fermamente convinti che quest’anno il Premio Sakharov debba rendere omaggio a queste coraggiose donne bielorusse in lotta per la libertà e la democrazia nel loro Paese, guidate da Svetlana Tikhanovskaya, Maria Kolesnikova e Veronika Tsepkalo.

“I Socialisti e Democratici chiedono che l’Ue assuma una posizione forte e che vada oltre il non riconoscimento delle elezioni truccate. Le sanzioni dovrebbero interessare anche i funzionari di livello intermedio coinvolti nelle operazioni di contraffazione delle elezioni, nelle violenze e nella repressione. L’Ue deve rivedere la propria politica nei confronti della Bielorussia e smarcarsi da un impegno critico a favore di una rivalutazione critica. È cruciale che non un solo euro dell’assistenza finanziaria Ue giunga al regime bielorusso. Allo stesso tempo però, dobbiamo continuare a sostenere la società civile del Paese e fornire aiuto urgente alle vittime della repressione e alle loro famiglie”.

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