Oggi la Commissione europea ha presentato la comunicazione "Piano industriale del Green Deal per l’era a zero emissioni nette", insufficiente rispetto alle reali esigenze.

Iratxe García, capogruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, ha dichiarato:

"L'unico obiettivo chiaro del documento presentato oggi dalla Commissione europea è quello di passare a una politica industriale ecologica a zero emissioni. Naturalmente questo deve essere uno dei pilastri che sosteniamo pienamente. Ma, allo stesso tempo, non vedo alcuna visione per il pilastro altrettanto importante su cui basare il nostro futuro industriale: quello sociale.  Non possiamo raggiungere una sostenibilità ambientale se non c'è una sostenibilità sociale. Ormai dovremmo aver imparato la lezione: la transizione deve essere giusta.

"Il piano presentato è molto vago per quanto riguarda eventuali nuovi finanziamenti per la politica industriale: per i nuovi settori essenziali ma anche per i settori tradizionali che si dovranno adattare. Questo piano non ha alcun valore aggiunto e non aiuterà l'industria europea se si limita a un esercizio di rebranding e rietichettatura. Inoltre, qualsiasi iniezione di denaro pubblico deve essere subordinata al rispetto dei diritti sociali e dei lavoratori da parte delle imprese. Se questa vuole essere una reazione all'Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, non riesce a proporre alcuna misura concreta e non riesce ad aspirare a obiettivi più ambiziosi. L'allentamento delle norme sugli aiuti di Stato non dovrebbe essere l'unica risposta a scapito del mercato unico. Gli investimenti dell'IRA si basano sull'impegno del Presidente degli Stati Uniti a favore delle famiglie lavoratrici, dell'equità e della giustizia ambientale. Ci aspettiamo lo stesso livello di impegno da parte della Commissione.

"Mi preoccupa vedere un messaggio così compiacente in termini di creazione di posti di lavoro nell'UE. La comunicazione della Commissione parla solo di competenze e non menziona la necessità di creare posti di lavoro di qualità a lungo termine. Questo è ciò che gli europei si aspettano.

"Infine, vedo poca iniziativa da parte della Commissione nel proporre riforme innovative per semplificare il regolamento esistente. È positivo vedere la legge sulle materie prime essenziali e la riforma del mercato dell'elettricità, perché si tratta già di una necessità urgente, ma ci aspettavamo piani più ambiziosi. Così com'è, questo documento rimane irrilevante per le reali esigenze dell'industria europea e rappresenta un'occasione mancata."

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