In seguito alla presentazione odierna del Pacchetto sull’economia circolare II, i Socialisti e Democratici accolgono con favore questo importante passo nella giusta direzione per l'attuazione degli obiettivi del Green Deal. I progressisti del Parlamento europeo si rammaricano, tuttavia, per la decisione della Commissione di rinviare il regolamento sulle dichiarazioni ambientali che le imprese devono dimostrare utilizzando i metodi dell'impronta ambientale dei prodotti e delle organizzazioni, la cosiddetta proposta sulle “Dichiarazioni verdi” destinata a combattere il greenwashing delle imprese, ovvero l’uso di dichiarazioni ambientali ingannevoli.

Il coordinatore S&D della Commissione Ambiente, Tiemo Wölken, ha dichiarato:

"Con il Pacchetto sull’economia circolare II, l'UE dimostra ancora una volta il suo impegno per rendere l'Europa all'avanguardia nella transizione verso un'economia più circolare. Le proposte sul tavolo non solo contribuiranno a ridurre la quantità di rifiuti a livello globale, ma stimoleranno anche nuove opportunità commerciali. Si prevede che il consumo globale di materiali raddoppierà nei prossimi quarant'anni e che la quantità di rifiuti creati annualmente aumenterà probabilmente fino al 70% entro il 2050. La chiave è la prevenzione, sia nella politica dei prodotti che in quella dei rifiuti. Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal, dobbiamo quindi ridurre innanzitutto la produzione di rifiuti di imballaggio e promuovere il riutilizzo e la riciclabilità degli imballaggi, minimizzarne la complessità, aumentarne il contenuto riciclato ed eliminare gradualmente l'uso di sostanze nocive.

Tuttavia, ci rammarichiamo profondamente per il rinvio dell'adozione della proposta sulle “Dichiarazioni verdi”, che rappresenta un'occasione persa per responsabilizzare i consumatori. I S&D continuerà a lottare per il diritto dei consumatori a ricevere informazioni accurate sull'impronta ambientale e climatica dei prodotti e dei servizi che utilizzano. Per i nostri europarlamentari è chiaro che la lotta contro l’ambientalismo di facciata delle imprese, online e offline, deve essere al centro dell'attenzione se vogliamo che il Green Deal abbia successo. Per questo motivo chiediamo alla Commissione di pubblicare al più presto un'ambiziosa proposta sulle “Dichiarazioni verdi”. È una misura che non possiamo permetterci di rimandare.

Come progressisti, faremo la nostra parte e ci impegniamo per un processo legislativo rapido ma completo, con obiettivi e regole ambiziosi, in particolare per quanto riguarda la revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.”

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