In vista delle elezioni europee che si terranno tra meno di quattro mesi, gli elettori di tutta Europa devono sapere che le forze liberali francesi, estoni e tedesche, unitamente al governo conservatore greco, hanno impedito oggi un’opportunità storica per proteggere i lavoratori delle piattaforme digitali. Hanno deciso di voltare le spalle ai cittadini europei e hanno invece difeso gli interessi economici dei giganti digitali. Si tratta di una grande minaccia per il modello sociale europeo, deplorano i Socialisti e Democratici, dopo che gli Stati membri dell’UE hanno appena fallito nel ratificare l’accordo storico raggiunto la scorsa settimana dai negoziatori del Parlamento europeo guidati dagli S&D e dagli Stati membri dell’UE.

Iratxe García, presidente dei S&D, e Elisabetta Gualmini, vicepresidente S&D e relatrice del Parlamento europeo sulla nuova legislazione UE per quanto concerne i lavoratori su piattaforme digitali, hanno dichiarato:

 “Che vergogna! Eravamo così vicini a scrivere la storia mediando un rivoluzionario accordo sulla protezione dei lavoratori delle piattaforme, ma i grandi interessi economici hanno prevalso. Abbiamo perso l’opportunità di proteggere le persone che ci danno un passaggio, ci portano il cibo e svolgono molti altri servizi per noi ogni giorno. È importante per tutti noi. Decisioni come questa determinano il tipo di società in cui vivremo. Invitiamo gli europei a prendere nota di questa scelta quando decideranno a quale famiglia politica affidare il proprio voto a giugno.”

 “La situazione odierna è triste. I lavoratori su piattaforma utilizzano un’applicazione o un sito web per offrire servizi in cambio di un compenso economico. Molte piattaforme li assumono come falsi lavoratori autonomi, privandoli di salari dignitosi e diritti del lavoro, frodando i sistemi fiscali pubblici e creando una concorrenza sleale nei confronti dei veri lavoratori autonomi, delle PMI, delle aziende tradizionali e delle piattaforme che rispettano la legge. Abbiamo lottato duramente per migliorare questo aspetto e garantire che l’uso degli algoritmi non possa portare allo sfruttamento e alla violazione dei diritti, né possa essere un modo per aggirare la legge.”

 “Dopo mesi di sforzi incessanti, la scorsa settimana il nostro team al Parlamento europeo ha raggiunto un accordo storico con la Presidenza belga. Tale accordo poteva ritenersi storico perché avrebbe garantito una legislazione europea efficace che avrebbe dato dignità, protezione e diritti ai lavoratori delle piattaforme. Avrebbe protetto i lavoratori, avrebbe salvaguardato il vero lavoro autonomo, avrebbe tutelato i datori di lavoro onesti dalla concorrenza sleale e avrebbe introdotto regole rivoluzionarie sulla gestione degli algoritmi. Tutto questo avrebbe protetto in ultimo il modello sociale europeo e avrebbe stabilito uno standard globale nel diritto del lavoro.” 

 “Più di trenta milioni di lavoratori delle piattaforme contava su di noi. Tutta l’Europa, e molti altri oltre i nostri confini, ci stava tenendo d’occhio. Oggi le forze liberali in Francia, Estonia e Germania, e il governo conservatore in Grecia, non sono riusciti a garantire la protezione di tutti i lavoratori nell’era digitale. Hanno sprecato l’opportunità di fare degli europei i pionieri del diritto del lavoro globale.”

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