In vista della riunione straordinaria del Consiglio europeo di domani a Bruxelles, i leader di cinque gruppi politici del Parlamento europeo ribadiscono la richiesta di finanziamento degli aiuti all’Ucraina. Nella loro dichiarazione congiunta, Manfred Weber, presidente del gruppo PPE; Iratxe García Pérez, presidente del gruppo S&D; Valérie Hayer, presidente del gruppo Renew Europe; Terry Reintke e Philippe Lamberts, copresidenti del gruppo Verde/Alleanza libera europea; e Ryszard Antoni Legutko e Nicola Procaccini, copresidenti del gruppo ECR (Conservatori e Riformisti), invitano i capi di Stato e di governo a concordare urgentemente il sostegno economico e finanziario proposto nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina. Riportiamo qui di seguito la loro dichiarazione completa.

“Dal 24 febbraio 2022 l’Ucraina difende coraggiosamente il suo popolo e il suo territorio dalla guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale della Russia. Questo crimine di aggressione, iniziato dieci anni fa, è un attacco brutale contro la vita pacifica dei nostri vicini ucraini e una grave violazione del diritto internazionale. Inoltre, minaccia la sicurezza e la stabilità, la democrazia e la prosperità dell’intero continente europeo. L’UE ha giustamente assicurato all’Ucraina il suo pieno e incondizionato sostegno al suo legittimo diritto all’autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, continua a lavorare per garantire all’Ucraina un sostegno militare efficace e sostenibile a lungo termine e ha deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina. La riunione straordinaria di domani dei capi di Stato e di governo dell’UE è un’opportunità cruciale per tradurre le dichiarazioni in fatti.

Il Parlamento europeo ha espresso la sua ferma solidarietà al popolo ucraino in innumerevoli risoluzioni. Il sostegno dell’UE si è tradotto anche nell’erogazione di oltre 80 miliardi di euro di assistenza umanitaria e di emergenza, nel sostegno al bilancio, nell’assistenza macrofinanziaria e nell’erogazione di aiuti militari.

A quasi due anni dall’inizio della guerra di aggressione russa, gli ucraini hanno sperimentato la distruzione, la perdita di vite umane e di case, nonché la sofferenza umana, in misura insopportabile. Ciononostante, il popolo ucraino continua a dare prova di notevole coraggio e resilienza nel lottare per il loro diritto alla libertà e alla sicurezza personale e per il rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani e democratici. Per questo, la nostra volontà di contribuire a mantenere la fiducia del popolo ucraino in un futuro europeo migliore per il proprio paese deve essere altrettanto forte e incrollabile.

La Russia non mostra alcun segno di voler fermare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Parimenti, l’Unione europea non deve mostrare alcun segno di voler interrompere il suo sostegno all’Ucraina. Chi dubita della nostra determinazione e mina la nostra unità deve essere smentito.

Noi, presidenti dei principali gruppi politici del Parlamento europeo, insieme esortiamo strenuamente tutti i capi di Stato e di governo dell’UE che si riuniscono per la riunione straordinaria del Consiglio europeo di domani a prendere le decisioni necessarie per affrontare le sfide straordinarie che si pongono all’Ucraina. Esortiamo il Consiglio europeo e gli Stati membri a mantenere le loro promesse, a garantire un sostegno militare efficace e sostenibile a lungo termine all’Ucraina e a intensificare gli sforzi per fornire le munizioni e il supporto militare di cui le forze di difesa ucraine hanno urgentemente bisogno. Ci aspettiamo che il Consiglio europeo approvi il sostegno economico e finanziario proposto nell’ambito dello Strumento per l’Ucraina, che permetterà all’Ucraina di mantenere i servizi essenziali per i suoi cittadini, come scuole, ospedali e sicurezza sociale, sosterrà la ripresa economica e sociale del paese e la sua ricostruzione. Ulteriori ritardi o veti annuali non sono un’opzione.

L’Unione europea è nata dalla lezione appresa dalla devastazione causata dalla Seconda guerra mondiale. Contro la devastazione causata dalla Russia in Ucraina, l’UE deve dimostrare ancora una volta oggi la sua solidarietà e la sua capacità di agire.”

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