Il Gruppo S&D al Parlamento europeo tiene alta la pressione sugli stati membri Ue e la Commissione affinché siano intraprese azioni incisive a livello europeo, per difendere le nostre elezioni e le nostre democrazie dalle interferenze e dalle manipolazioni esterne. Durante un dibattito tenutosi oggi in Assemblea, abbiamo reiterato la nostra richiesta d’istituzione di una commissione parlamentare speciale che apra un’inchiesta sugli episodi d’interferenza esterna nelle democrazie europee.

Claude Moraes, vicepresidente S&D per le democrazie resilienti e i diritti fondamentali, ha dichiarato:

“La diffusione d’interferenze esterne continua a essere una questione di assoluto rilievo in molti dei nostri stati membri e le misure introdotte sinora si sono rivelate insufficienti per far fronte agli attacchi alle nostre democrazie. Dobbiamo fare di più se vogliamo vincere questa partita contro la disinformazione online e offline.

“Molti dei governi dei nostri stati membri stanno raccogliendo risultati deludenti e, nel caso del Regno Unito, il governo sta persino coprendo la verità al pubblico, rifiutandosi di rendere nota la relazione della commissione intelligence e sicurezza sulle interferenze russe nella politica britannica. L’importanza di questo tema è la ragione che ha spinto il nostro Gruppo a introdurre una risoluzione con la quale chiede azioni più incisive a livello europeo per difendere le nostre elezioni contro le interferenze straniere e le manipolazioni — molte delle quali a favore dei candidati antieuropeisti, estremisti e populisti — avvenute mediante la strumentalizzazione politica a scapito di gruppi e minoranze vulnerabili come i migranti o le persone della comunità LGBTI.

Kati Piri, vicepresidente S&D e membro della commissione affari esteri, ha dichiarato:

“Il nostro Gruppo è stato il primo in quest’assemblea a puntare i riflettori sul problema delle interferenze straniere nel nostro sistema democratico e io sono felice di apprendere che altri gruppi si stiano unendo al nostro appello per un’azione urgente, dato che le minacce si ripropongono ad ogni nuova elezione nei nostri stati membri.

“L’Ue deve avanzare proposte ambiziose in materia di difesa delle nostre elezioni, poiché rappresentano il cuore pulsante del processo democratico in Europa. Quest’iniziativa può partire da quest’Assemblea se istituiamo una commissione parlamentare speciale per capire cosa stia realmente accadendo e attraverso l’apertura di un’inchiesta che vada a fondo nei recenti episodi d’interferenza da parte di stati terzi e attori non di stato. Con i media sociali a giocare un ruolo quanto mai significativo nell’ambito delle elezioni, abbiamo la responsabilità di garantire che le leggi nazionali attuali tengano anche nell’era digitale e siano sufficientemente resilienti a nuove forme di minaccia come i cyber attacchi”.

 

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