In vista del Summit Sociale di Porto, il 7 maggio 2021, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, insieme alle parti sociali e alla società civile, presentano una dichiarazione congiunta con la quale chiedono ai governi Ue di trasformare l’Unione europea in un volano di progresso sociale. La dichiarazione, dal titolo "Agenda di Porto 2030 per un benessere sostenibile", è il risultato di una conferenza tenutasi oggi a Bruxelles, in modalità mista, che ha visto la partecipazione di politici, esperti e parti sociali.

La registrazione completa della conferenza sull’”Agenda di Porto 2030 per un benessere sostenibile” è disponibile qui.

Il 6 maggio, il Gruppo S&D ospiterà un incontro introduttivo al vertice di Porto al quale è possibile registrarsi per partecipare online.

Iratxe Garcìa, europarlamentare e presidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“Chiediamo ai leader Ue di mostrare coraggio e inviare un messaggio di speranza da Porto: un futuro diverso e migliore è racchiuso nelle nostre mani. Chiediamo da anni un’Europa sociale e non ci possiamo più permettere di aspettare. Ora più che mai, da quando la pandemia ha strappato i loro cari, li ha costretti in un letto d’ospedale, ha distrutto o compromesso i loro mezzi di sostentamento o imprigionato le loro vite in un limbo, le persone di tutta Europa hanno bisogno di ricevere questo messaggio di speranza. Nell’ospitare il Summit Sociale a Porto, il primo ministro Antonio Costa ha compiuto un passo decisivo per dare concretezza ai venti principi del Pilastro europeo dei diritti sociali. Ora sta ai leader Ue seguire il suo esempio e, attraverso atti di autentica solidarietà, costruire l’Europa sociale che i nostri cittadini chiedono a gran voce.

“Costruire un’Europa sociale richiede il coraggio di impegnarsi ad applicare le regole d’oro degli investimenti sociali per creare lavoro, servizi pubblici migliori, per ridurre le disuguaglianze. La creazione di un sistema permanente di assicurazione della disoccupazione, è un atto di solidarietà positivo che migliorerà le vite di molti europei colpiti duramente dalla pandemia”.

Sergei Stanishev, eurodeputato S&D e presidente del PSE, ha dichiarato:

“La lotta per rendere realtà i diritti sociali, è ed è stata una lotta socialista. Nelle istituzioni europee, negli stati membri e a livello internazionale, noi promuoviamo e propugniamo un benessere per tutti e società giuste e sostenibili.

“La nostra iniziativa e il nostro impegno hanno reso possibile la proclamazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, al Summit di Göteborg. Ora, col Summit di Porto abbiamo l’opportunità di riorientare l’Ue verso l’uguaglianza, la solidarietà e la giustizia sociale per tutti. Porto può rappresentare il momento per integrare questi valori nel nucleo dell’agenda politica dell’Unione europea, un punto di svolta per il progresso sociale: il momento in cui la politica europea lancia un messaggio di speranza ai cittadini per un futuro migliore”.

Heléne Fritzon, eurodeputata S&D e vicepresidente responsabile per una nuova Europa Sociale, ha dichiarato:

“Durante questa pandemia, l’Unione europea ha dimostrato che agendo insieme il progetto europeo può acquistare forza ed essere un valido scudo protettivo della salute e delle condizioni di vita dei suoi cittadini. Grazie ai nostri sforzi collettivi, siamo riusciti a imprimere una svolta alla risposta contro il COVID-19, attraverso azioni politiche comuni che hanno rimesso l’Ue sul binario giusto per la ripresa. Se compiamo le giuste scelte, l’Ue può essere un volano di solidarietà e benessere per le persone, così come fonte di prosperità per il futuro di tutti.

“A Göteborg, nel 2017, la nostra famiglia politica, sotto la guida del primo ministro Stefan Löfven, riuscì a stabilire i venti principi del Pilastro europeo dei diritti sociali: portare i giovani verso un’occupazione di qualità, garantire l’uguaglianza di genere e il benessere per tutte le donne e gli uomini, garantire parità di retribuzione e dignità sul lavoro, provvedere a case dignitose alla portata di tutti, sono alcuni importanti principi contenuti nel Pilastro dei diritti sociali. Porto inaugurerà la stagione in cui questi diritti dovranno trovare realizzazione per tutti gli europei”.

Agnes Jongerius, europarlamentare S&D e portavoce del Gruppo in materia d’occupazione e diritti sociali, ha aggiunto:

“La nostra Agenda di Porto non è fatta di obiettivi astratti, ma di obiettivi concreti per migliorare la vita reale delle persone. Il primo è il lavoro, un’occupazione di qualità: non un lavoro qualsiasi, ma un lavoro dignitoso e giusto. In qualità di negoziatrice del Parlamento europeo sulle retribuzioni minime, mi batto per i cosiddetti working poor, i lavoratori poveri, e perché siano stabilite delle soglie minime di dignità del lavoro al di sotto delle quali non si possa scendere. Il nostro secondo obiettivo è dimezzare la povertà entro il 2030. Come famiglia politica socialista, dal 2014 portiamo avanti la campagna per la Garanzia del Bambino, volta a garantire che tutti i bambini ricevano una buona istruzione, cure sanitarie di qualità, un’alimentazione sana e completa, un tetto dignitoso sotto il quale vivere. Il finanziamento della Garanzia del Bambino, venti miliardi di euro, è il miglior investimento che potessimo fare. Il terzo obiettivo che ci prefissiamo è proteggere i lavoratori da condizioni di lavoro pericoloso o dannose, e dalle malattie correlate. Non esiste lavoro per il quale valga la pena morire e la nostra ambizione è puntare allo zero morti sul lavoro. Ogni anno potremmo salvare migliaia di vite umane in Europa.

“Il Commissario Nicolas Schmit ha lavorato sodo ed è riuscito a inserire molte delle nostre richieste e delle nostre proposte nel testo del Piano d’azione sociale. Se a Porto i leader europei, la Commissione e il Parlamento, s’impegneranno a implementare un nuovo programma sociale, insieme potremo scrivere una nuova pagina di storia europea, in cui i lavoratori guadagnino salari dignitosi, le famiglie possano permettersi un’abitazione adeguata e nessun bambino sia costretto a crescere in condizioni di povertà e indigenza”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Capo delegazione
Vicepresidente
Svezia
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Membro
Bulgaria
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