"The understanding of the Stability and Growth Pact is now smarter" say S&D Euro MPs

Per gli eurodeputati S&D , la comunicazione di oggi della Commissione sul Patto di Stabilità e Crescita rappresenta “un passo significativo per un cambio di direzione dell’Europa”.

Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella afferma:

"Questo passo è un primo successo per la nostra famiglia politica. Osserviamo che la Commissione ha cambiato approccio nell’applicazione delle regole fiscali. Per la prima volta riusciamo a conciliare disciplina fiscale con crescita.

"L’Europa si sta lasciando alle spalle l’ottusa austerità. Adesso possiamo usare il Patto di Stabilità e Crescita e il trattato fiscale in un modo più intelligente.

"Chiediamo con forza ai governi Ue di agire e cogliere questa opportunità. Gli Stati membri dovrebbero adesso utilizzare questo nuovo spazio di manovra per investire.

L’eurodeputato S&D Roberto Gualtieri, presidente della commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, aggiunge:

"Gli Stati membri avranno adesso la flessibilità di investire nei progetti europei, in particolare attraverso il piano di investimenti di 315 miliardi e la politica di coesione.

"Anche le riforme strutturali saranno prese in considerazione per consentire deviazioni temporanee fino allo 0,5% del Pil dal percorso di consolidamento dei conti, salvaguardando pienamente il potere decisionale dei paesi sulle riforme e le prerogative dei parlamenti”.

"Le riforme strutturali saranno tenute in considerazione anche nella valutazione della situazione fiscale di uno stato membro”.

L’eurodeputato S&D Pervenche Berès, che redigerà il rapporto del Parlamento sulla governance economica, dichiara:

"Questa interpretazione delle regole del Patto di Stabilità e Crescita mostra che questa nuova Commissione sta prendendo con serietà la situazione economica in Europa e ha riconosciuto la necessità di un piano di investimenti.

"Non siamo ancora alla fine del tunnel. Abbiamo bisogno di fare ulteriori passi in avanti verso una strategia per la crescita e l’occupazione partendo dall’attuale dibattito sull’unione economica e monetaria (Emu)”.